Lo stato sociale di Hitler. Rapina, guerra razziale e nazionalsocialismo. Götz Aly. Einaudi, 2007.

31,50

Solo 1 pezzi disponibili

Descrizione

Einaudi (Einaudi Storia 13); 2007; 9788806178314; Rilegato con sovracoperta; 22,5 x 14,5 cm; pp. 406; traduzione di U. Gandini ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo con ex-libris al frontespizio; Molto buono (come da foto). ; Il nazionalsocialismo fu una dittatura implacabile con le popolazioni sottomesse ma compassionevole e compiacente verso il popolo tedesco. La sua principale preoccupazione fu alimentare il consenso della nazione tedesca, con politiche che oggi definiremmo di welfare state. Programmi di sostegno ai più deboli, sovvenzioni per le famiglie dei combattenti, reti di sicurezza sociale. il tutto fu finanziato con la rapina selvaggia e sistematica delle nazioni asservite dalla guerra: depredate delle materie prime, colpite nella moneta nazionale, saccheggiate di ogni bene. Ricavando dalla guerra di rapina le risorse per il sistema del consenso, Hitler e i suoi uomini si comportarono come classici uomini politici attenti agli umori dei loro cittadini. Chiedendosi sempre come garantire la soddisfazione del popolo tedesco o quanto meno la sua indifferenza. Per questo la dittatura hitleriana poté contare per la gran parte della sua durata sull’appoggio della maggioranza dei cittadini tedeschi. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg