L’uomo che guarda. Moravia Alberto. Bompiani, 1985.

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Descrizione

Bompiani (Opere di Alberto Moravia); 1985; Noisbn; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta; 21,5 x 13 cm; pp. 224; Prima edizione (Aprile 1985). ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Qualcuno guarda, qualcun altro è guardato senza saperlo: semplice sarebbe la vita del voyeur se le situazioni in cui è coinvolto si potessero riassumere così; e invece è complicata, giacché il voyeur sa o sospetta di essere guardato a sua volta, e di osservare quindi, in luogo della realtà, uno spettacolo che l’esibizionista mette in scena per lui. Del resto, senza questa complicazione, un romanzo del voyeur non si potrebbe scrivere o si ridurrebbe a una sfilata di “tableaux vivants”; e invece Alberto Moravia è riuscito non solo a scriverlo, ma anche a farne una delle sue storie più intriganti, ricca di sorprese, di piste, di finezze. Il turbamento di chi si accorge che le sue indagini alterano il fenomeno indagato o, più in generale, che non è possibile conoscere la realtà così come sarebbe senza di noi poiché essa reagisce alla nostra presenza, è vissuto dal protagonista de L’uomo che guarda su due piani, d’altronde strettamente correlati: quello dell’intellettuale, e quello del voyeur; la sua coscienza, che in certi momenti si tortura sui dettagli (senza i quali del resto le cose, e specialmente quelle sessuali, sarebbero tutte uguali fra loro), in altri li dilata sino a trarne conseguenze di carattere generale, oppure, addentrandosi nei meandri dell’autocoscienza, trasforma il voyeur in voyeur di se stesso. Così la fantasia di Moravia via ci fa penetrare in una zona ben poco esplorata, e non solo dai romanzi: una costellazione di comportamenti e di rapporti che possiamo chiamare voyeuresibizionista, nello stesso modo in cui ve n’è un’altra che chiamiamo sadomasochista. Si tratta di un universo dominato dalla curiosità, ma è una curiosità che non va mai al fondo delle cose, perché, se conoscesse l’intera verità, L’uomo che guarda non avrebbe bisogno di guardare più. A impedire che ciò accada vegliano le donne di questo romanzo, figure tra le più ambigue, attraenti e memorabili che Moravia abbia creato. Sono i loro enigmi, e persino le loro accondiscendenze, a riprodurre instancabilmente la voglia di vedere e sapere, e dunque l’Eros, del voyeur. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg