Descrizione
Einaudi (NUE 221); 1996; 9788806141288; Rilegato con sovracoperta; 18 x 12 cm; pp. 1791; A cura di A. Frisè. Traduzione di A. Rho. ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; L’uomo senza qualità, il romanzo al quale Robert Musil lavorò per gran parte della sua vita, è una della massime costruzioni letterarie del Novecento e un’insuperabile rappresentazione delle grandi crisi del secolo. Nella Vienna alle soglie della grande guerra, il protagonista Ulrich non sa né vuole dare corpo e forme alle proprie inclinazioni per una sorta di malattia dell’anima o del carattere. Preda di un’intelligenza affascinata dall’esattezza scientifica e dall’infinita indeterminatezza del reale, Ulrich si presta con lucida ironia a quell’infinito gioco di simulazioni e dissoluzioni che Musil orchestra con vertiginosa intelligenza. La presente edizione dell’Uomo senza qualità, prototipo dell’opera di immense ambizioni destinata per sua stessa natura a restare idealmente inconclusa, costituisce un autentico avvenimento editoriale: riordinata e selezionata sulla scorta dell’ultima edizione critica tedesca a cura di Adolf Frisé (1978), viene infatti presentata per la prima volta al pubblico italiano in un’attendibile sistemazione la vastissima mole dei materiali inediti, in una prospettiva che chiarisce le linee di sviluppo della complessa architettura del progetto musiliano. L’introduzione critica di Bianca Cetti Marinoni, già curatrice per questa stessa collana dei due volumi dei Saggi e lettere musiliani, evidenzia come il romanzo risponda fin nei minimi particolari e anche nella sua vicenda genetica alla legge strutturale del “saggismo” che, se sul piano filosofico nega la stabilità e l’univocità dei valori, su quello formale incrina la compattezza del consueto ordine narrativo del genere romanzo ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
