Descrizione
Ombre corte (Culture No. 131); 2015; 9788897522898; brossura ; 21 x 14 cm; pp. 230; Edizione italiana a cura di Ferruccio Gambino e Devi Sacchetto. Edizione tedesca: traduzione dal cinese e cura di Ralf Ruckus. Traduzione dal tedesco di Attilius Lintner. Prima edizione italiana. Alcune fotografie b/n. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno molto buono e senza scritte ; Molto buono (come da foto). ; Smartphone, tablet, notebook, console da gioco e computer da tavolo sono oggi il simbolo del progresso, della libertà e della creatività. Il luccicante individualismo creativo sembra lontano anni luce dalle fabbriche dell’era industriale. Questo libro, frutto di un ampio lavoro di ricerca, documenta come tale lontananza, in realtà, sia solo illusoria. Gli strumenti elettronici sono prodotti alle catene di montaggio, in larga parte in Cina, da milioni di giovani lavoratori e lavoratrici provenienti dalle aree rurali più povere del paese. La tecnologie elettroniche degli imprenditori di sé dipendono dunque dal sudore di masse operaie irreggimentate. La creatività degli uni si regge sul lavoro più anonimo e invisibile degli altri. Nel caso della Foxconn, la più grande multinazionale di assemblaggio di componenti elettronici, balzata alla cronaca negli ultimi anni per una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti, le condizioni e i ritmi di lavoro, gli orari e i turni massacranti, le ferie impossibili e le basse retribuzioni, disegnano una realtà che stride enormemente con l’immagine dei campus in cui si progettano i nuovi “gioielli” dei maggiori marchi dell’elettronica. Accanto a una approfondita analisi delle condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche dislocate in Cina, il volume propone due contributi sulle esperienze lavorative nella Repubblica Ceca e in Polonia. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.