Descrizione
Mondadori (Le Scie); 1989; 9788804318231; Rilegato con sovracoperta; 22,5 x 1,5 cm; pp. 632; Traduzione di R. Rambelli. Prima edizione. 42 foto b/n fuori testo.; Presenta leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; «Nora parlava e parlava. Joyce ascoltava e ascoltava. E mise la sua voce in bocca a tutti i suoi principali personaggi femminili.»> Così Brenda Maddox presenta Nora Barnacle Joyce, la donna che fu per tutta la vita accanto allo scrittore più trasgressivo del secolo, che fuggì a vent’anni con lui dall’Irlanda per condividere la sua esistenza di esule volontario, che fu la musa, la grande ispiratrice delle sue opere. È lei, infatti, la Molly Bloom di Ulisse e l’Anna Livia Plurabelle di Finnegans Wake: solida, sensuale, pigra e paziente. Al polo opposto si trovava l’egocentrico, monomaniaco Joyce, per il quale vivere era scrivere, e scrivere era ricordare un mondo rinnegato. In questo libro, Brenda Maddox scava nelle sue opere e dimostra, documenti alla mano, fino a che punto egli fosse attento e quasi ossessionato dai più minuti dettagli della vita di lei; confermando che Nora fu per lui l’ancora con il mondo concreto, con l’Irlanda odiata e amata; che solo lei seppe creargli intorno quel guscio, al cui riparo nacquero i suoi capolavori. Tra questi due poli si svolge la vita quotidiana, tra il casalingo e il bohémien, della famiglia Joyce nelle sue peregrinazioni per l’Europa, che Brenda Maddox descrive con humour e precisione di cronista: dai debiti e dalle ubriacature di James alle nevrosi dei figli Giorgio e Lucia, segnati dalla vita con un genio sregolato; dalla Trieste degli anni che precedono la prima guerra mondiale alla Parigi ruggente degli anni venti e trenta, popolata dai più grandi artisti e scrittori del Novecento. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.