Descrizione
Einaudi (Saggi 430); 1979; Noisbn ; Copertina flessibile con sovracoperta ; 21,5 x 16 cm; pp. 335; A cura di P. Thevenin. Traduzione di L. Bonino Savarino. ; piccole imperfezioni e leggeri segni d’uso ai bordi della sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Compositore, saggista, organizzatore, direttore d’orchestra, Pierre Boulez è da anni uno dei grandi protagonisti della vita musicale europea. Nato nel 1925 a Montbrison, e venuto alla musica dagli studi matematici, si mise in luce nel dopoguerra come direttore musicale della compagnia di Jean-Louis Barrault. Da allora la sua multiforme, generosa attività non ha conosciuto soste. Le sue opere sono considerate una delle esperienze piú importanti della musica contemporanea, la prova piú convincente sinora tentata per colmare la spaccatura prodottasi tra Occidente e Mitteleuropa, tra formalismo neoclassico ed espressionismo, tra Strawinsky e Schönberg. Accanto ad esse, sono da ricordare il lavoro del critico e del direttore d’orchestra, e le eccezionali capacità organizzative, che hanno operato in Francia un’autentica rinascita musicale, legata tra l’altro alla fondazione del Domaine Musical. Il volume che presentiamo riunisce i piú significativi scritti di Boulez tra il 1948 e il 1962. I primi sono contemporanei ai suoi esordi di compositore (Première Sonate, Sonatine pour flûte et piano, Soleil des Eaux), mentre i piú recenti sono del periodo in cui ha terminato il secondo quaderno di Structures e il Portrait de Mallarmé. Approfondire il suo lavoro di compositore ha voluto anche dire, per Boulez, fissarne il significato: padronanza della tecnica e «apprendistato» teorico dovevano procedere di pari passo. Di qui l’impegno critico del Boulez saggista, sia che si occupi di Debussy, di Strawinsky, di Schönberg, di Berg, di Webern, o dello spazio della creazione musicale contemporanea. Come scrive Massimo Mila, «l’artista ha sempre pagato di persona, impegnandosi a fondo in ogni esperienza. Perciò ha usato con sovrana larghezza del diritto di contraddirsi… Le esperienze dell’avanguardia Boulez le ha vissute tutte, o quelle che non ha vissuto le ha combattute con furore, il che è lo stesso. I saggi di questa raccolta le registrano tutte, come stazioni di un calvario ineschivabile, non con la sistemazione a posteriori dello storico, ma con la produzione di documenti fondamentali e palpitanti. Nell’insieme essi formano un ritratto parlante dell’uomo, una biografia interiore dell’artista, dai giorni in cui si affacciava alla vita musicale francese come “un giovane gatto selvatico”, quale lo ricorda Barrault, sino alla presente maturità, confortata ma non placata dal successo»; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.