Descrizione
Einaudi (Paperbacks 102.); 1979; Noisbn ; brossura ; 20,5 x 12,5 cm; pp. XII-317; Traduzione di Alberto Frioli, Enrico De Angelis, Giacomo Manzoni. Prima edizione nella collana ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni) lievi segni di lettura al dorso, piccole macchiette, interno pulito e senza scritte; Buono (come da foto). ; Gli scritti qui raccolti corrispondono ai primi due volumi che Adorno andò pubblicando con il. titolo Noten zur Literatur. Sono scritti spesso di origine occasionale (conferenze, conversazioni radiofoniche, interventi su giornali e riviste), ma in cui è sempre insita la forma del saggio così come è definita in quello che apre il volume; forma prediletta da Adorno, accanto all’aforisma, poiché rientra nel pensiero antisistematico, che non sussume il particolare alla totalità, ma lo spreme proprio in quanto frammento; la realtà stessa essendo frammentaria e trovando «la propria unità attraverso le fratture, non attraverso il loro appianamento », sicché il saggio « deve far risplendere la totalità senza peraltro asserirne la presenza». E molte di queste «note» sono veri e propri saggi da allineare ai più famosi dell’autore. Accanto a contributi teorici fondamentali come La posizione del narratore nel romanzo contemporaneo, il Discorso su lirica e società, la polemica contro le teorie estetiche del tardo Lukacs e i due saggi su Valéry, si troveranno qui analisi impreviste e quanto mai illuminanti della poesia di Eichendorff e di Heine, di Balzac e di Proust, della scena finale del Faust e di Finale di partita di Beckett. Ma non mancano «capricci», come la nota sull’interpunzione o quella sull’uso delle parole straniere in tedesco, in cui il procedimento micrologico adorníano esplora i significati delle pieghe piú riposte o addirittura dei vuoti del linguaggio.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.