Descrizione
Einaudi (Millenni); 1990; no isbn ; Rilegato con sovracoperta e cofanetto; 22 x 14 cm; pp. 777; A cura di Franco Marenco. Trad. Franco Marenco, Flavia Marenco, Marco Pustianaz, Mario Melchionda. Prima edizione. Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina ed al cofanetto, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Gli Inglesi in America: ovvero i primi contatti che quella nazione nord-europea ebbe con un mondo sul quale avrebbe impresso, nel corso della storia, il segno della sua dominazione e della sua cultura, fino a fare un tutt’uno della civiltà sulle due sponde dell’ Atlantico, non solo durante il periodo coloniale strettamente inteso ma anche ben al di là di esso; le prime ipotesi, le prime esperienze, i primi entusiasmi e le prime delusioni, i tentativi di interpretazione, la ricerca del possesso intellettuale e poi fisico, il continuo confronto con l’alterità assoluta del Nuovo Mondo, e ciò da parte di un paese arrivato tardi sulla scena delle scoperte, civilmente arretrato e militarmente debole rispetto alle potenze europee che per prime avevano ripercorso la rotta di Colombo in un esodo di massa. Questa scelta di documenti, la piú ampia mai pubblicata nel nostro paese, prende avvio dalle spedizioni dell’ultimo ventennio del Quattrocento – anteriori quindi alla scoperta di Colombo – la cui memoria e destinazione restano tuttora oscure; e si interrompe nel terzo decennio del Seicento, quando due colonie inglesi sono ormai insediate sul suolo americano. Fra queste date estreme, la grande vicenda del primo espansionismo britannico: le navigazioni di Giovanni Caboto e di suo figlio Sebastiano (1496-1517) assicurano un titolo sulle regioni a nord, le coste del Labrador e Terranova. I maggiori navigatori inglesi, da Frobisher a Davis a Hudson, si impegnano invano nella ricerca di un passaggio a nord-ovest fra l’America e l’Asia (1527-1611). L’isola di Terranova attira, insieme alle flotte di pescherecci nelle loro spedizioni annuali, turisti e progetti coloniali (1536-1613). Il Centro-america, e i Caraibi soprattutto, sono visitati prima da mercanti che violano il monopolio commerciale degli Spagnoli – e, catturati, soffrono le persecuzioni religiose – poi da corsari e pirati in numero sempre piú rilevante (1530-70). Alla vigilia del conflitto aperto con la Spagna, Francis Drake compie la seconda circumnavigazione del globo (1577-80), saccheggiando i porti spagnoli del Pacifico e aprendo la stagione delle piú audaci incursioni per predare i tesori americani (1585-1603). In Guiana, cercando l’Eldorado, Sir Walter Ralegh vuole eguagliare le conquiste spagnole del Messico e del Perú (1595-96). Gli inizi dell’America moderna si disegnano nel faticoso avvio delle colonie in Virginia (1584-1610) e nella Nuova Inghilterra (1602-40). Documentate passo per passo dalle maggiori narrazioni giunte sino a noi, le vicende cruciali di questa espansione vengono collegate da introduzioni storiche premesse a ciascun capitolo, e presentate da un’introduzione generale dedicata ai loro aspetti culturali. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.