Descrizione
Club Alpino Italiano. Touring Club Italiano. (Guida dei monti d’Italia.); 1937; Noisbn ; Rilegato in tela con titoli al piatto e dorso; 16 x 11,5 cm; pp. 778; A cura di E. Castiglioni. Prima edizione, volume riccamente illustrato con 8 cartine, 86 schizzi e 32 fotoincisioni. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, con piccole imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; PREFAZIONE: Odle, Sella e Marmolada: tre dei più belli e dei più interessanti gruppi delle Dolomiti vengono qui riuniti in un unico volume non perchè costituiscano un’unità geografica ben definita, chè anzi i gruppi, pur coi caratteri comuni all’ambiente dolomitico, hanno aspetti, forme e costituzione nettamente individuati, ma solo per un criterio di opportunità editoriale. La zona considerata, che si estende dalla Pustería fino a Predazzo e dall’Isarco al Cordévole, non è che un settore delle Dolomiti Occidentali, la cui trattazione, iniziata con le Pale di S. Martino, prosegue con questo volume e verrà completata con quello dedicato al Sassolungo, Catinaccio e Latemár. I tre volumi debbono quindi costituire un’unità organica ed è per questo che nella trattazione mi sono attenuto fedelmente ai criteri adottati per le Pale di S. Martino, criteri del resto che sono comuni a tutta la raccolta delle Guide dei Monti d’Italia, e che non hanno ragione di essere riformati dati i consensi ottenuti nell’ambiente alpinistico italiano ed estero. Forse più ancora che negli altri volumi, questa volta ho voluto dare una trattazione completa ed organica anche della parte turistica e sciistica, in considerazione del grande interesse che la regione dolomitica offre tanto al turista che valendosi dell’ottima rete di sentieri passa di valle in valle e da rifugio a rifugio attraverso scenari fantastici e pittoreschi, quanto allo sciatore che trova qui un’inesauribile varietà di gite e di traversate. Nella parte propriamente alpinistica ho cercato di raggiungere la maggior completezza nella raccolta delle notizie e la maggior esattezza nella descrizione degli itinerari, che mi sia stata possibile. Mi auguro anche di aver raggiunto una sufficiente chiarezza nell’esposizione col dare frequenti indicazioni di orientamento generale e di riferimento a punti caratteristici, col precisare gli attacchi e col fornire tutti quegli avvertimenti che possono tornar utili all’alpinista che si accinge a compiere un’ascensione. Non servono infatti le relazioni anche dettagliatissime, con esattezza metrica, se non si fanno precedere da qualche cenno di orientamento generale e da un’esatta precisazione degli attacchi. Nella descrizione degli itinerari ho evitato invece di diffondermi in particolari troppo dettagliati, non solo per non aumentare la mole forse già eccessiva del volume, ma soprattutto perchè ritengo che il compito di una guida sia quello di indicare all’alpinista l’esatto itinerario da seguire senza togliere al capocordata la soddisfazione di risolvere da sè volta per volta il modo di superare i singoli passaggi. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.