Ontologie analitiche dell’arte. Pietro Kobau. AlboVersorio, 2005.

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Descrizione

AlboVersorio (LabOnt 3); 2005; 9788889130100 ; Copertina flessibile ; 21 x 15 cm; pp. 121; Prima edizione. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno perfetto; Molto buono (come da foto). ; Gli studenti di un corso di estetica o gli uditori di una conferenza tenuta da un estetologo, qualunque ne siano gli argomenti dichiarati, si aspettano in fondo di sentire rispondere a un’unica domanda “che cos’è l’arte?” E con buone ragioni. Tuttavia, per rispondere a questo interrogativo, l’estetica ha bisogno dell’aiuto di un’altra disciplina: l’ontologia. “Che cos’è l’arte” è una questione innanzitutto ontologica e determinarlo non vale soltanto a soddisfa- re una imera curiosita speculativa. Sapere che cos’è esattamente l’arte (una volta ammesso che una simile cosa esista) potrebbe infatti servire a dirimere una miriade di questioni pratiche È senz’altro vero, come afferma Kosuth, che “qualunque analfabeta cretino (ricco o meno) sa che i quadri sono arte, che sono un grosso investimento, che fanno scena sopra il divano”, però non sempre (anzi, quasi mai) le cose sono cosi semplici. Anche persone per nulla incolte hanno difficoltà a capire che cosa ci sia da vedere in un museo che non contenga ‘semplici’ quadri. Ancora, non è affatto banale decidere che cosa debba venire riconosciuto come l’oggetto di un contratto tra una società assicurativa e il possessore (poniamo) della Porta di Ishtar o di My Bed di Tracey Emin. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.