Descrizione
Rubbettino (I grandi liberali 4); 1999; 9788872846896; Copertina flessibile con sovracoperta; 21 x 13,5 cm; pp. 231; a cura di E. Di Nuoscio ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Pensatore di straordinario vigore, John Stuart Mill è stato uno dei più grandi filosofi liberali del secolo scorso. Durante tutto il suo lungo ed articolato percorso intellettuale egli ha difeso la «libertà civile degli individui», ponendo delle ragioni gnoseologiche a fondamento della sua filosofia della libertà. «Gli uomini, per Mill, non sono infallibili, le loro verità sono per la maggior parte delle mezze verità». Le nostre conoscenze, dunque, non sono assolute ma sempre provvisorie e smentibili, ne consegue che se si vuol far progredire la conoscenza, e quindi l’intera società, i singoli devono essere liberi di confrontare criticamente le loro opinioni. Dimostrare errata una «questione essenziale» è quindi «il maggior servizio che un uomo possa rendere ai suoi simili». Poiché ciò sia possibile è necessario che la libertà individuale sia difesa soprattutto dalla invadenza dello Stato e da quella «tirannia della maggioranza» contro la quale già aveva messo in guardia Tocqueville. L’economia di mercato e la democrazia rappresentativa, intesa da Mill come controllo del potere da parte dei cittadini, rappresenta il regime economico, politico ed istituzionale che meglio salvaguarda le libertà soggettive, consentendo quella continua competizione tra idee e tra merci, che rende gli individui moralmente più elevati ed economicamente più ricchi. Ed una parte della ricchezza prodotta dalla libera concorrenza deve essere utilizzata «per rimuovere ostacoli e difficoltà all’iniziativa volontaria dei più svantaggiati», al fine di offrire ad essi «una migliore speranza di conseguire il successo».; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.