Piazzale Loreto. Milano, l’eccidio e il «contrappasso». Castoldi Massimo. Donzelli, 2020.

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Descrizione

Donzelli (Saggi. Storia e scienze sociali); 2020; 9788855220965; Copertina flessibile con risvolti ; 21 x 15 cm; pp. 233; Prima edizione. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; La memoria di piazzale Loreto è una memoria incompiuta, che non è riuscita a diventare memoria fondativa dell’Italia libera e democratica, poiché in essa si intrecciano le contraddizioni di oltre settant’anni di storia: dai conti mai risolti con il fascismo ai conflitti politici durante la guerra fredda, fino alla memoria debole e post-ideologica di oggi, che si logora tra la retorica delle vittime e quella della pacificazione. All’alba del 10 agosto 1944 quindici antifascisti detenuti nel carcere di San Vittore furono fucilati sul piazzale, senza regolare processo o specifica incriminazione, da un gruppo di militi fascisti su ordine degli occupanti tedeschi. I corpi furono ammassati contro una staccionata di legno e lasciati lì fino al tardo pomeriggio. I milanesi ammutoliti vi assistettero sgomenti e nel silenzio la piazza fu subito ribattezzata piazzale Quindici martiri. Nei giorni della Liberazione, il 29 aprile 1945, furono portati in piazzale Loreto i corpi di Mussolini, di Claretta Petacci e dei gerarchi fascisti uccisi sul Lago di Como. La folla euforica e inferocita accorse per vedere la fine del regime. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.