Politica e terrore. Le antiche e oscure relazioni tra l’omicidio e l’attività politica in quattro saggi.. Enzensberger Hans Magnus. Savelli, 1978.

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Descrizione

Savelli (Cultura potica, sociologia 210.); 1979; Noisbn ; Copertina flessibile ; 18 x 11 cm; pp. 158; Traduzione e cura di Franco Montesanti. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume brunito; Buono, (come da foto). ; I saggi presentati in questo volume si propongono di dimostrare che non esiste politica senza crimine e che il crimine, da un certo punto di vista, implica una forma di politica. Nel saggio introduttivo Enzensberger assume come punto di partenza l’ipotesi di Freud secondo la quale la società si fonda su un «primo delitto», ovvero sull’uccisione del padre (del capo dell’orda primitiva) da parte dei figli ribellatisi al suo potere: un atto che non nasce dalla volontà di negare il potere ma, al contrario, dal desiderio di impadronirsene. Dunque, l’atto politico originario si confonde con il crimine originario. Esiste tra l’omicidio e la politica una antica, stretta e oscura relazione. Occupa un posto centrale nel volume l’ampio e attualissimo saggio sul terrorismo, in cui vengono ripercorse le fasi salienti della storia del terrorismo russo dalla seconda metà dell’Ottocento alla rivoluzione d’Ottobre. (Riflessioni davanti a una vetrina; Il disertore senza malizia: I sognatori dell’assoluto. Prima parte; I sognatori dell’assoluto. 2 parte; Per una teoria del tradimento. Postazione) ; ATTENZIONE! Spedizione tracciabile entro 24 ore lavorative. Il libro sarà accompagnato dallo scontrino, chi volesse la fattura deve comunicare i dati completi al momento dell’ordine. Contatti: 0118390381.