Descrizione
Garzanti; 1979; Noisbn; Copertina flessibile ; 21 x 13,5 cm; pp. 315; . Prima edizione. ; traccia di umidità (asciutta) alla quarta di copertina e all’ultima pagina bianca, lievi fioriture ai tagli, interno buono ; Accettabile (come da foto). ; Il mondo del teatro professionistico non piaceva a Pasolini, gli era estraneo: a dominare sulle scene era infatti una lngua artificiale che a lui suonava falsa, artefatta, convenzionale. Eppure, mentre nelle dichiarazioni pubbliche il poeta rimarcava lontananza e disinteresse per il palcoscenico, a un livello più profondo un’urgenza nutriva la sua creatività, e intorno alla metà degli anni Sessanta, nell’era della televisione e delle masse, il tanto bistrattato teatro diventò quasi una via di fuga. Con questo secondo volume si conclude la raccolta delle tragedie scritte in quel periodo: vi sono contenuti il dramma Porcile, in dialogo simbolico con l’omonimo film, nel quale si racconta la vita di un grande industriale tedesco e si descrive l’eterna ipocrisia con cui si cementa la classe al potere; Orgia, l’unica portata in scena con la cura personale dell’autore, in cui si mostra la disperata lotta di chi è diverso contro la normalità che respinge ai margini; infine Bestia da stile, la storia del poeta cecoslovacco Jan che lo stesso autore non ha esitato a definire «un’autobiografia»; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
