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Principi di politica. Versione del 1806. Benjamin Constant. Rubbettino, 2007.

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Descrizione

Rubbettino (Saggi 181 Filosofia e scienza); 2007; 9788849816327; Copertina flessibile con sovracoperta; 22,5 x 15 cm; pp. 570; A cura di S. De Luca. Traduzione di C. Bemporad. ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Scritti nel 1806, tornati alla luce nel 1961 e pubblicati per la prima volta nel 1980, i “Principi di politica” di Benjamin Constant (spesso confusi con l’opera apparsa sotto il medesimo titolo nel 1815) rappresentano il primo tentativo di ripensare in modo sistematico la teoria liberale dopo il terremoto rivoluzionario. Constant è il primo a rendersi conto che, di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese, il pensiero politico settecentesco è improvvisamente “invecchiato”: di qui la critica ai grandi del secolo precedente (Rousseau, ma anche Montesquieu), l’individuazione delle caratteristiche specifiche della libertà moderna, l’ampio spazio riservato alle tematiche economiche e la messa a fuoco di una serie di problematiche (l’eccesso di legificazione e di accentramento, i rischi dell’individualismo privatistico, la necessità di un assetto federale) che apriranno la strada alla riflessione di Tocqueville. Un’opera che rappresenta una tappa decisiva nella storia del pensiero politico: con la loro riscoperta è stato ritrovato, come ha scritto Tzvetan Todorov, l’anello mancante tra lo “Spirito delle leggi” e il “Contratto sociale”, da un lato, e la “Democrazia in America” di Tocquville, dall’altro ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.