Descrizione
Cosmopolis (Ar-te. Curare con l’arte); 2009; 9788887947410 ; Copertina flessibile ; 24 x 17 cm; pp. 144; A cura di Gerardo Manarolo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), minime imperfezioni, interno senza scritte; Buono+, (come da foto). ; Il rapporto fra la Psicologia della musica e la Musicoterapia potrebbe essere fruttuoso di reciproci vantaggi e sviluppi. La Psicologia della musica avrebbe a disposizione un interessante ambito osservativo dove indagare sul campo la relazione uomo/elemento sonoro-musicale, nei suoi molteplici aspetti, mentre la Musicoterapia avrebbe l’opportunità di meglio definirsi su di un piano strettamente scientifico. Nonostante tali presupposti la relazione fra questi due contesti disciplinari, certamente correlati ma altresì espressione di pratiche e di speculazioni molto differenti, risulta ad un livello ancora interlocutorio. Appare quindi necessario porre preliminarmente le premesse per una possibile interazione. Tali considerazioni motivano la scelta del titolo dato a questa raccolta: si tratta di appunti, approfondimenti e riflessioni di singoli studiosi, accomunati da un approccio multidisciplinare, volti a favorire un dialogo, a promuovere un processo d’integrazione. Il volume è pensato come un progressivo mutamento di prospettive, da quella psicologica si passa a quella musicoterapica. La prima parte raccoglie contributi che da differenti angolazioni (evolutiva, cognitiva, psicodinamica, neuropsicologica, ecc…) trattano del rapporto uomo/elemento sonoro-musicale. La parte centrale tenta un dialogo più stretto fra le due dimensioni. La terza parte infine presenta considerazioni ed esperienze applicative, musicoterapiche, dove risulta evidente il tentativo di impiegare costrutti propri della psicologia e della psicologia della musica. Non è la prima volta che questi due ambiti s’interrogano reciprocamente, possiamo ricordare il testo a cura di Gino Stefani e Luca Marconi (Psicologia della Musica in Italia ed in Europa, Clueb, Bologna, 1985) e il volume a cura di Pina Boggi Cavallo (Dall’atto motorio all’interpretazione musicale, edizioni 10/17, Salerno, 1990), atti entrambi di relativi convegni. Sono passati diversi anni da queste pubblicazioni ed è lentamente maturata nel contesto musicoterapico la consapevolezza della necessità di avviare ricerche e modelli operativi verificabili anche su di un piano strettamente scientifico (vale a dire afferente ai paradigmi propri delle scienze naturali). D’altra parte si può anche affermare che la musicoterapia è definitivamente uscita dal limbo delle “terapie alternative” e il suo pieno riconoscimento in ambito scientifico, derivato da innumerevoli osservazioni cliniche comprovanti la sua indubbia efficacia in determinati contesti patologici, ha sollecitato studiosi e ricercatori, di ambito medico e psicologico, ad interrogarsi su di essa cercando di comprenderne i risultati e i processi. Gerardo Manarolo, psichiatra, psicoterapeuta, dirigente medico di 1° livello presso l’Asl 3 di Genova, docente di Tecniche Musicoterapiche presso il Corso di Laurea per Tecnici della Riabilitazione Psichiatria dell’Università di Genova, opera da diversi anni in ambito musicoterapico, sia sul versante stretta mente applicativo che in ambito formativo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.