Descrizione
De Donato (Rapporti); 1971; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21,5 x 14 cm; pp. XXXII-280; A cura di Rolando Anzilotti. Volume riccamente illustrato in b/n con tavv. fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancaze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Molto buono (come da foto). ; Come i suoi grandi romanzi che alle soglie del secolo inaugurarono una nuova stagione nella narrativa americana restituendo a una generazione di lettori annoiati il gusto di leggere, anche i suoi racconti sono frammenti di un unico specchio che Theodore Dreiser, il patriota amaro, mette di fronte all’America in tumultuosa evoluzione, prodiga e feroce. Ma mentre in romanzi come Una tragedia americana e Nostra sorella Carrie i miti del successo e il costo umano delle trasformazioni sociali vengono ritratti in poderose, amplissime costruzioni, in questi racconti Dreiser, narratore di razza, riesce a concentrare la sua capacità di analisi della realtà americana su singole situazioni e personaggi, offrendo nel microcosmo di una esperienza di vita il decorso delle modificazioni minuscole ma emblematiche imposte agli individui da una svolta della storia. Per far questo attinge allo sterminato bagaglio delle sue tormentate esperienze personali, alla tecnica del giornalismo, all’introspezione psicologica, al suo stile maligno », sempre con l’intento preciso di richiamare alla realtà quanti credevano di vivere il “sogno americano”. Figlio di emigrati tedeschi, Theodore Dreiser (1871-1945) girò in lungo e in largo gli Stati Uniti compiendo la propria educazione nel contrasto tra la vita rurale e quella delle grandi metropoli americane (New York, Chicago, Philadelphia). Fu reporter, direttore di riviste popolari, romanziere prima denunciato dalla Società per la Soppressione del Vizio e poi popolarissimo presso milioni di lettori. I suoi racconti vengono presentati per la prima volta in Italia. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.