Ricerca e perdizione. La ricerca di Dio e dell’amore e la perdizione in questo mondo. Singer Isaac B.. Longanesi, 1982.

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Descrizione

Longanesi (La Gaja Scienza 59.); 1982; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta; 21 x 15,5 cm; pp. 332; Traduzione di Mario Biondi. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, imperfezioni alla sovracoperta), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Presentando questa autobiografia sui generis, Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel per la Letteratura, ha dichiarato: «Questo scritto non pretende di essere totalmente autobiografico. In realtà, non credo che si possa scrivere la storia di una vita umana. È una cosa che va oltre le possibilità della letteratura. Quindi, considero questo scritto niente più che un’opera di narrativa basata sulla verità». Un’opera di narrativa in cui Singer ha creato il più memorabile dei suoi personaggi: se stesso. Se stesso bambino in cerca di Dio, nella corte del padre rabbino chassidico, vibrante di fede incrollabile e di misteri cabbalistici, nelle viuzze ebraiche di Varsavia, palpitanti di vita e di eventi, nei minuscoli shtetl della campagna polacca, gremiti di personaggi e leggende. Se stesso giovane e poverissimo aspirante scrittore, nel contorto clima intellettuale della Varsavia del primo dopoguerra, pervaso dall’esaltazione libertaria è rivoluzionaria e dall’imperversare dei nuovi ismi. Se stesso famelico di vita e soprattutto di amore, in una serie di rapporti sentimentali ed erotici mai semplici, ma sempre complicati da quell’incertezza che appare quasi radicata nell’animo degli sradicati discendenti delle Diaspore ebraiche. Se stesso, infine, in fuga davanti al terrore nazista ed emigrato in America, terra estranea e ignota, che gli propone la sfida di un futuro totalmente incerto, senza legami con il passato, senza tradizioni, senza lingua. Accanto e attorno a lui, altre persone reali elevate al rango di autentici personaggi di romanzo: il fratello Israel Joshua, già noto scrittore e animatore del quotidiano yiddish-newyorkese The Jewish Daily Forward; la comunità di artisti del Lower East Side di Manhattan; una nuova galleria di donne, sempre più singolari, sempre più complicate. La narrazione si conclude sull’avventura con cui Singer passando clandestinamente in Canada riesce ad avere il visto permanente e quindi a compiere il primo passo verso la cittadinanza americana. Frastornato, quasi terrorizzato, il giovane scrittore si affaccia alla finestra di un grattacielo e proclama al mondo: «Sono perduto in America, perduto per sempre! » ISAAC BASHEVIS SINGER è nato nel 1904 a Radzymin, in Polonia, Figlio di un rabbino chassidico, incominciò a scrivere a sedici anni in lingua ebraica. Ben presto però abbandonò l’ebraico per lo yiddish, l’idioma delle comunità ebraiche orientali, e in questa lingua ha continuato a scrivere, anche dopo essersi stabilito negli Stati Uniti nel 1935. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.