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Ritratto di un matrimonio. Nicolson Nigel. Rizzoli, 1974.

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Descrizione

Rizzoli (La scala.); 1974; Noisbn ; Copertina flessibile ; 22 x 14 cm; pp. 242; Traduzione di Pier Francesco Paolini. Prima edizione. Volume con 21 fotografie b/n fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), dorso con segni di lettura, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; II«matrimonio » è quello fra due aristocratici inglesi, entrambi scrittori, Vita Sackville-West e Harold Nicolson, e il ritratto è tracciato, a quattro mani, da Vita stessa – in un’autobiografia-confessione rimasta segreta fino alla sua morte e dal figlio di lei, Nigel Nicolson. Strana coppia: lei irresistibilmente attratta dalle donne, lui dagli uomini; erano entrambi costantemente innamorati di qualcun altro, e si concedevano a vicenda la più ampia libertà, ben sapendo però che il loro scambievole amore sarebbe uscito indenne, anzi rafforzato, dalle varie crisi che attraversava. Nella sua autobiografia, scritta a caldo all’indomani dello scandalo che aveva fatto piacevolmente inorridire l’Inghilterra, Vita Sackville-West racconta la sua infanzia, il suo amore semi-innocente per una fanciulla (parallelo al suo fidanzamento con Harold) e dopo le nozze e due figli il suo torrido love affair con Violet Trefusis, contesto di languori e crudeltà, di snervanti delizie, romantiche vacanze, travestimenti, gelosie, ricatti per culminare in una rocambolesca fuga in Francia, con i due mariti che inseguono le fuggiasche su un minuscolo aeroplano. Ella narra la storia di questa sconvolgente esperienza (in cui il dramma più patetico si mescola, involontariamente, alla pochade più spinta) con completo candore: un po’ per concedere al cuore uno sfogo e un po’ perché convinta (in pieno 1920) che un giorno la società avrebbe accettato che le donne possano amare altre donne, e gli uomini altri uomini, e che un matrimonio fondato sull’affetto e sul rispetto possa essere addirittura arricchito dall’infedeltà reciproca. All’autobiografia della madre, Nigel Nicolson aggiunge un suo commentario, intessuto di brani di lettere e diari dell’epoca, arrecando testimonianze, chiarendo le varie situazioni e aggiungendo, anche, particolari molto piccanti; nonché una cronistoria dei fatti successivi, fra cui spicca il lungo e tenero amore di sua madre per la scrittrice Virginia Woolf. È insomma la storia di un non-matrimonio che divenne un matrimonio felice fino alle nozze d’oro, grazie al riscatto d’amore e tolleranza versato quotidianamente dai due coniugi… Questa, almeno, è la giustificazione « morale del libro da parte dell’Autore che non si dimentichi è anch’egli (fra le righe) personaggio. Ma al di là di questo « moralismo» e al di là della carica di scandalo (intatta ancor oggi, come dimostra la passionalità selvaggia con cui il libro « viene divorato e discusso»). Ritratto di un matrimonio resta un avvincente quadro d’epoca, una eccezionale galleria di personaggi, e un appassionante racconto. Alberto Arbasino vi rileva fra l’altro « una gustosa documentazione di quell’arroganza vittoriana della ricchezza che diventa assoluta sfrontatezza della mondanità nell’epoca edoardiana; e trova che solo un delirio dei Fratelli Marx sull’Orient Express potrebbe accostarsi al frenetico dramma che sconvolge i quattro coniugi e gli otto suoceri, nonché parecchie zie cattive» (Corriere della Sera, 4 gennaio 1974).; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.