Saffo e Pindaro. Due saggi critici. Perrotta Gennaro. Laterza, 1935.

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Descrizione

Laterza (Biblioteca di cultura moderna 267); 1935; Noisbn; Copertina flessibile ; 20,5 x 13 cm; pp. 240; Prima edizione. ; Presenta segni d’uso ai bordi ( imperfezioni), data a biro alla prima pagina e note all’ultima pagina bianca, sottolineature a matita colorata, lievemente brunito; Accettabile, (come da foto). ; PREFAZIONE Saffo e Pindaro sono, per ragioni molto diverse, i lirici greci più difficili a essere intesi. Saffo e Pindaro, pur così diversi, segnano i due culmini della lirica greca. Archiloco soltanto potrebbe venire a paragone con essi; ma di Archiloco noi abbiamo troppo poco, e possiamo appena intravedere, attraverso i miseri frammenti, l’altissimo valore della sua poesia. A Saffo e a Pindaro è intitolato, dunque, il mio libro, che tenta di risolvere i due problemi critici più difficili della lirica greca. L’intelligenza, divenuta in questi ultimi anni sempre più diffusa e profonda, della scultura greca arcaica, non può non contribuire a far intendere questi due poeti arcaici grandissimi. Essa ci ha liberati definitivamente dai pregiudizi del classicismo: l’arte classica non è più una formula fissa, che possa essere adoperata per i tempi e gli artisti più diversi. Saffo e Pindaro sono arcaici, prelogici, preclassici: è vano e stolto esigere che le loro opere maravigliose, create con libertà e con audacia, obbediscano alle leggi costruttive dei poeti attici dell’età periclea. Ma chi sa ammirare, nella sua maestà e nella sua bellezza, la grande dèa di Locri, saprà anche intendere l’arte di Saffo e di Pindaro. ; (Sca BCM) L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

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