Descrizione
Einaudi (PBE 67.); 1968; Noisbn ; brossura ; 18 x 10,5 cm; pp. 385; Traduzione e cura di Giorgio Melchiori. Seconda edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), dorso con segni di lettura, interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Questo libro di William Empson, uscito nel 1930, poi, in edizioni rivedute, nel ’47 e nel ’53, costituisce un contributo di eccezionale importanza alla critica letteraria. Esso si basa su di un’intuizione fondamentale: la poesia è ambigua, e l’ambiguità, la polivalenza dei sensi, le varie possibilità d’interpretazione accrescono la suggestione dei versi. Partendo da queste premesse, Empson ha cercato di classificare, esaminando versi di poeti inglesi antichi e moderni, da Chaucer a Shakespeare a Donne, da Pope a Keats a Eliot, i vari tipi di ambiguità, che possono essere di significato, sintattiche o verbali, possono essere contenute nei tropi della frase poetica o emergere quando si esamini il contesto psicologico, storico o sociologico della poesia. L’edizione italiana del volume è stata curata da Giorgio Melchiori che, oltre alla traduzione e a un saggio introduttivo, ha fatto un accurato controllo delle citazioni e un’aggiunta di note esplicative e bibliografiche estremamente utili per il lettore italiano.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.