Descrizione
Neri Pozza (I narratori delle tavole); 2006; 9788854501379; Copertina flessibile con risvolti; 22 x 14 cm; pp. 366; Traduzione di Bruno F. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Louis Calaferte pubblicò per la prima volta “Settentrione” nel 1963. Aveva concepito il libro come un’autobiografia, una torrenziale confessione in cui aveva cercato di venire a capo non soltanto della propria vita, ma anche delle sue idee e della meccanica dei suoi impulsi e dei suoi desideri. Grande fu dunque il suo stupore e la sua delusione quando il Ministero dell’Interno francese dispose il ritiro dell’opera dal commercio per contenuto pornografico. Calaferte dovette aspettare ventuno anni per vedere ripubblicato il suo capolavoro. Nel 1984, il libro riapparve nelle librerie francesi e l’uscita fu salutata come un vero e proprio evento letterario. Philippe Sollers scrisse sul Nouvel Observateur che non era mai stato scritto “qualcosa di così forte, di così crudo e violento. E spassoso. E orribile. E forse profetico”. E, in effetti, chiunque si accosti a queste pagine non può fare a meno di sentire che una profonda, oscura verità, radicata nello spirito del tempo, le attraversa. Con una prosa febbrile, che rende immediatamente comprensibile l’affermazione di Artaud secondo cui “la cultura non è nei libri, nei quadri, nelle statue e nelle danze, ma nei nervi e nella fluidità dei nervi”, Calaferte ci narra del Dio che resta quando il Dio della trascendenza e delle idee, il Dio astratto della metafisica lascia questo mondo: il Sesso, la Bestia saIvifica che non è altro che Dio stesso, il Dio ardente e crudele, “impenetrabile nella sua indifferenza”. ;(NarA24) L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.