Sotto il monte, storia di Venere e Tannhauser. Aubrey Beardsley. De Donato, 1970.

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Descrizione

De Donato; 1970; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 21 x 13,5 cm; pp. 121+tav; Traduzione di Alberto Episcopi. Testo inglese a fronte. Volume riccamente illustrato in b./n. 32 tavv fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte,; Buono, (come da foto). ; A parte alcuni saggi, pochi versi e qualche lettera, Under the Hill è l’unico testo letterario lasciato da Beardsley. Questo album libertino di una immateriale arcadia del sesso è anzi una delle poche opere che siano scaturite tutte intere dall’immaginazione di un artista sulle opposte sponde dell’invenzione verbale e della fantasia grafica. Chi conosce l’autore ritrova “detto” in questo racconto ciò che è abituato a “vedere” nei suoi disegni: un mondo di corpi astrali che un ossessivo e platonizzante erotismo spoglia di ogni peso fisico trasferendoli in un iperuranio geometrico della sensualità. Anche alla prosa narrativa, sottoposta per definizione all’immanenza del tempo, Beardsley impone il principio spaziale e trascendente della contemporaneità. La mancanza di sviluppo, il criterio iterativo, porno-grafico per eccellenza, la scelta dei nomi propri come emblema programmatico (araldico) dei personaggi, la coquetterie allusiva dell’aggettivazione, concorrono, sul versante “significativo” della parola (in perfetto parallelismo con quello suggestivo del segno), a proiettare in un diafano aldilà del sesso questa enciclopedica e provocatoria rassegna delle perversioni erotiche, festone in bianco e nero che illustra i piaceri proibiti di una chair de papier. I richiami letterari (tutto il decadentismo vittoriano da Wilde a Pater, rasserenato però da una spiccata neutralità ideologica); il carattere di prezioso equivalente letterario di una ben nota ispirazione figurativa; la disinvol ta ma non accanita irriverenza con cui il misticismo originario della leggenda e la cartapesta wagneriana vengono ridotti a favola “pornotopica”, fanno di quest’opera linguistico-visuale una autentica rarità e soprattutto una centrale di gusti e tendenze che abbracciano due secoli di storia dell’arte, della sensibilità e del costume europei: dal settecento libertinage francese al libertismo sessuale degli attuali hippies americani. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.