Descrizione
Einaudi (NUE 42); 1964; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 18 x 12 cm; pp. 571; Introduz. V. Lugli, traduz. M. Ferro ; leggeri segni d’uso e del tempo alla sovracopertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Quando rimaniamo per qualche tempo lonta ni da Balzac, può avvenire che ci riprendano dubbi intorno al grande scrittore, ci tornino alla mente riserve anche gravi, giudizi severi che ancora si ripetono, non sempre per negarli. Quel romanticismo deteriore che affiora anche nelle opere migliori, intrichi da racconto poliziesco, abbandoni patetici o sentimentalismi barocchi, sembrano abbassare il romanziere al livello della letteratura più grossamente popolare. E la mancanza di freno, di misura, finisce a volte per guastare scene per altro mirabili, figure robustamente sbozzate. Un autore imponente, certo; anche, senz’altro, uno dei maestri sovrani? Ma se riapriamo uno dei grandi capolavori, ecco risentiamo il fascino intenso, ci afferra la robustissima tempra dell’artista, dell’opera. E quello che ci riprende cosi è proprio Balzac, il suo spirito di cui egli ha riempito le creature innumerevoli, infondendovi la sua possente energia, la volontà indomita, l’ansiosa brama di vita. Dalla presenza quasi allucinante del narratore magnifico viene all’opera come un denso sapore lirico.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.