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Stilicone. La crisi imperiale dopo Teodosio. Santo Mazzarino. Rizzoli, 1990.

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Descrizione

Rizzoli (Collana storica); 1990; 9788817336161 ; Rilegato con sovracoperta; 22,5 x 16 cm; pp. 471; ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Stilicone, generale romano di origine vandala, parens degli imperatori, a lungo supremo magistrato militare con poteri dittatoriali, rimane tra i personaggi più controversi e affascinanti della tarda antichità. Straordinario talento strategico, artefice delle ultime grandi vittorie contro i barbari (Alarico a Pollenzo e Verona, Radagaiso a Fiesole), vide tragicamente fallire il suo ambizioso disegno politico, ereditato da Teodosio: mantenere l’unità del mondo romano, irrimediabilmente minata dalla frattura tra Oriente e Occidente. Giustiziato a Ravenna nel 408, l’ultimo eroe di un mondo imperiale e universalistico sarebbe ingiustamente passato alla storia come ambizioso traditore. In questo saggio, completato nel 1942 ma ancora esemplare per la rigorosa sintesi di storia politica e storia amministrativa, Santo Mazzarino ricostruisce e reinterpreta il problema Stilicone, partendo da una controversa questione storiografica: lo statuto giuridico dell’Illirico, conteso tra Milano e Costantinopoli. Ma ben presto l’orizzonte si allarga, per illuminare il dramma politico e umano di Stilicone, la sua personalità complessa e viva, la sconfitta di un progetto ricco di slanci utopici, teso a perpetuare il passato ma già immerso in una situazione che prefigura il medioevo. Emergono così i poderosi contrasti di un’epoca di crisi: la lotta tra il potere centrale e un’aristocrazia senatoria tesa a difendere i propri interessi economici, le spinte autonomiste e le aggressioni dei barbari, il rapporto tra Stato e Chiesa… ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.