Storia di un’amicizia. Aldo Palazzeschi. Mondadori, 1971.

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Descrizione

Mondadori (Scrittori italiani e stranieri); 1971; ; Rilegato con sovracoperta; 20,5 x 13,5 cm; pp. 141; Prima edizione. ; leggeri segni d’uso generali alla sovracopertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Favola surreale e grottesca, come Il Doge e Stefanino, permeata di palesi riferimenti all’odierna realtà sociale, questo nuovo ro- manzo di Palazzeschi si contraddistingue per il fatto che alla trama, sia pure scarna, succinta e volutamente essenziale, viene ad incorporarsi, giusta il titolo, un bizzarro trattatello sull’amicizia. Si direbbe quasi che l’invenzione romanzesca scatti su questa intenzione trattatistica e che il libro assuma, erodendoli e sottilmente parodiandoli dall’interno, i modi didascalici di un romanzo a tesi. Che cosa sembra voler dimostrare Palazzeschi con questa sua storia esemplare? Che l’amicizia non nasce sul terreno dell’affinità fisica e spirituale, ma su quello dell’inconscia rivalità, della mutua sopraffazione, che temprano ed esaltano, per la continua tensione, il carattere individuale. Su questa “contrarietà” i due sodali, Pomponio e Cirillo, diversissimi per corporatura e temperamento, fondano il loro intimissimo rapporto; contrarietà che, una volta rotta l’amicizia, si estrinseca nella inaugurazione di due associazioni culturali di diversissimi intenti e costituzione. Ed è qui che si innestano quegli elementi sociali che Palazzeschi, con fare apparentemente disinvolto ma preciso, inserisce nelle sue favole. Pomponio, bello, prestante, ottimista, focoso e insaziabile amante, fonderà un Club volto a magnificare la vita nei suoi aspetti più vari e più belli; Cirillo, brutto, mingherlino, pessimista, misogino e sessuofobo, darà vita ad una associazione tesa a “conoscere il vero volto delle cose” la realtà nei suoi aspetti più tristi e crudeli ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.