Descrizione
Mondadori (Oscar classici 126.); 1988; 8804310626 ; Copertina flessibile ; 18 x 11 cm; pp. XLII-892; Introduzione, nota biografica, antologia critica e bibliografica di Gianfranco Zelasco. Traduzione e note di Carla Schick. 6 ill e 6 cartine gografiche. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), dorso con segni di lettura, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; «Polibio lascia la schiacciante impressione di uno scrittore attendibile e coscienzioso, con un serio argomento e una seria determinazione, che i suoi lettori non possono non comprendere e da cui devono trarre profitto». F.W. Walbank. Polibio (c. 203-121 a.C.), è l’ultimo scrittore della Grecia libera e lo storico della conquista romana. Studioso degli ordinamenti giuridici e militari, e soprattutto della struttura politico-economica del nuovo impero, ebbe modo di considerarne i vari aspetti in una luce critica tra le più severe e obbiettive della storia. Tale interpretazione, che egli stesso defini «pragmatica», appare in lui nutrita quanto più possibile di dati tecnici, geografici e d’arte militare. Inquadrato con occhio attento e insuperata dottrina il processo evolutivo di un popolo nel clima del suo tempo, egli pervenne a spiegarne storicamente le ragioni del trionfo, attraverso le fonti più direttamente accertabili, nulla concedendo alla fantasia e al mito. « In Polibio la vigilanza critica, l’austerità scientifica, l’anelito verso l’alta e severa storia, giungono a sì alto segno che si sarebbe inclini a trattare lo storico di Megalopoli come uno di quei grandi pagani che l’immaginazione medievale ammise nel Paradiso, o almeno nel Purgatorio: degni di aver conosciuto per vie straordinarie, e in premio della intensa loro coscienza morale, il vero Dio» (B. Croce). ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.