Descrizione
Einaudi (PBE 217); 1973; Noisbn ; Copertina flessibile ; 18 x 10,5 cm; pp. X-376; Nuova edizione. ; Presenta severi segni d’uso ai piatti e dorso (senza mancanze nè lacerazioni, macchiette, sbucciature), firma a biro alla seconda pagina, interno senza scritte, volume lievemente brunito; Accettabile (come da foto). ; Igor Strawinsky non è solo il piú celebre musicista ma forse, insieme a Picasso, il piú celebre artista del nostro secolo. Lungo sessant’anni egli è stato uno degli epicentri del gusto e del costume arti stico contemporaneo. Questo studio di Roman Vlad, che si rivolge agli intenditori come ai profani, è il piú completo bilancio esegetico e critico della prodigiosa attività creativa del maestro. Il libro, uscito la prima volta nel 1958, viene ora riproposto tenendo conto dell’ultima stagione del musicista, púre essa aperta a rimeditazioni e a sviluppi. Vlad li ha tenuti presenti per «rileggere» tutto il lavoro di Strawinsky, sino alla morte. Roman Vlad, nato nel 1919 a Czermowitz, in Bucovina, vive a Roma dal 1938. Ha compiuto gli studi musicali alla scuola di Alfredo Casella, nell’Accademia di Santa Cecilia. È autore di numerose opere musicali. Tra i suoi saggi, ricordiamo Modernità tradizione nella musica contemporanea (Einaudi, 1955), e Dallapiccola (1957), Storia della dodecafonia (1958).; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.