Descrizione
Rizzoli; 2005; 9788817008532 ; Rilegato con titoli al piatto e dorso; 17 x 12 cm; pp. 63; Traduzione di M. Birattari. Terza edizione. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; VACUE SCEMENZE INFESTANO i dibattiti televisivi, le pagine dei giornali, la politica. Eppure mancava una chiara definizione delle stronzate, del loro significato e di quanto siano nemiche della verità ben più delle menzogne. Attraverso riflessioni su Wittgenstein, Pound, sant’Agostino, questo libro rigoroso e irriverente-clamoroso bestseller negli Stati Uniti-rappresenta un primo passo in direzione di una “teoria delle stronzate” e una brillante analisi critica della cultura contemporanea. “Uno dei tratti più salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione”, scrive l’autore nella prima riga di questo brillante saggio filosofico. Le vacue scemenze che infestano i discorsi, i dibattiti televisivi, le pagine dei giornali (per non parlare di Internet) costituiscono un problema serio, che richiede un serio approccio filosofico. Perché le stronzate sono così pericolose? Perché, alla lunga, minano la nostra capacità di distinguere la verità dalla menzogna. Professore emerito di filosofia all’Università di Princeton, Frankfurt offre un saggio rigoroso e irriverente. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.