Descrizione
Edizioni Studio Tesi (Collezione Biblioteca 94); 1990; 9788876922497 ; Copertina flessibile con risvolti; 23 x 14 cm; pp. 298; Traduzione di Gisela Jaager Grassi ; leggeri segni d’uso al dorso, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Tempeste d’acciaio, scritto nel 1919 e pubblicato nel 1920, è l’opera prima di uno fra gli autori più versatili e discussi del Novecento. Il background culturale del romanzo di Ernst Jünger è contraddistinto da quei valori di ubbidienza, disciplina ed efficienza che hanno le loro radici nell’impero guglielmino e che costituiscono il suo substrato indispensabile; valori che hanno contribuito a creare uno stato di pace «fasulla, untuosa e viscida» nella quale i giovani tedeschi di inizio secolo non si riconoscono affatto. Disgustata e annoiata da una società che ha soffocato i valori vitalistici connaturati all’esistenza umana, un’intera generazione individua nella guerra l’evento che può spazzare via questo clima di innaturale apatia. Il conflitto diviene quindi «tempesta d’acciaio», sprigionamento delle componenti irrazionali nascoste nel profondo ma mai completamente sopite, desiderio di riscatto dalla tranquillità borghese, sconquassamento della quotidianità. All’interno di questa dinamica complessa Jünger non si trasforma mai in un semplice reporter di guerra: egli è prima di tutto un artista e quindi l’interesse del lettore anziché soffermarsi unicamente sui fatti narrati scivola inevitabilmente verso le modalità di narrazione, verso le indiscusse capacità stilistiche dell’autore. Lo scrittore riesce ad osservare la realtà bellica, anche i fatti più violenti, drammatici, con l’occhio indagatore, quasi distaccato, dello scienziato, ma contemporaneamente con la sensibilità dell’esteta a cui non sfugge la minima sfumatura di colore. In questo modo la guerra si trasforma in spettacolo, in grande scenario che si dispiega in tutta la sua tragicità; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.