Descrizione
Mondolibri (Su licenza Einaudi.); 2008; Noisbn; Copertina flessibile con risvolti; 20 x 13 cm; pp. 230; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; «Leggere un dizionario etimologico è come leggere un romanzo. Mi piace talvolta scorrerlo a caso, senza uno scopo preciso. Si fanno incontri inattesi tra parola e storia, tra lingua, cultura e società. Apri alla lettera s e trovi che la parola salario risponde all’usanza nell’antica Roma di pagare le truppe con una certa quantità di sale, ingrediente prezioso per conservare i cibi. Alla lettera a t’imbatti in abbacchio, piatto tipico della cucina romana: è l’agnello da latte, e così si chiama perché viene dal lat. ab baculum “vicino al bastone”: dieci giorni dopo la nascita, sino al quarto mese, i piccoli erano tenuti legati a un bastone, un paletto che evitava loro di saltellare qua e là e farsi male. Sfogliando ancora, alla g t’imbatti nell’agg. genuino, che risale al lat. genu “ginocchio”, perché nell’antica Roma il figlio legittimo era dichiarato di fronte a testimoni “vero, autentico, genuino” dopo il gesto rituale che consisteva nel sollevarlo in alto e poggiarlo sulle proprie ginocchia. A tratti la spiegazione dell’etimologista volge decisamente al poetico, come quando leggi che embrione, coniato sul gr. enbryein, significa “ciò che fiorisce dentro”; e che nubile viene dal latino nubile(m), a sua volta dal verbo nubere, “sposarsi”: le nozze in latino sono le nuptiae, ma hanno la stessa radice di nube “nube”, perché la sposa veniva velata, come fanno le nubi quando coprono il cielo e la luce». ;(SaggiA24) L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.