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Tre pezzi d’occasione. Samuel Beckett. Einaudi, 1982.

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Descrizione

Einaudi (Einaudi Letteratura 72); 1982; Noisbn ; Copertina flessibile ; 20,5 x 12,5 cm; pp. 63; Prima edizione. Traduzione C. Fruttero, F. Lucentini; leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; «Confessiamolo: ogni suo nuovo testo è per noi come l’ultima puntata di un romanzo d’avventure, e la nostra ammirazione non è piú sobriamente letteraria, s’inquina di divertita, affettuosa, complice trepidazione per l’eroe in pericolo. Sappiamo tutto di lui, lo anticipiamo, riconosciamo con delizia i suoi trucchi, i suoi vezzi, già dalla prima didascalia fanaticamente meticolosa, dalla prima pausa misurata col cronometro. Rieccolo qui, piú vivo che mai! Ora verrà il gioco di parole intraducibile. Ora il singulto disperato. Ora il beffardo cliché. Ora il lirico lampo e subito il guizzo scurrile che lo attenua, lo nega. E quelle poche dozzine di vocaboli “poveri” che ancora una volta aprono un lancinante spiraglio su qualche destino solitario, su qualche curva, sbrindellata, rimuginante figura. Un vero poeta è, si sa, traducibilissimo e affatto intraducibile. Beckett procede per distillazioni successive e ciò che ci offre in conclusione unisce la massima limpidezza alla massima inafferrabilità. Non c’è versione che possa avvicinarsi a questa densità evocativa. Non c’è traduttore che disponga di questo inchiostro cosí lapidario, cosí elusivo. Non resta che il testo a fronte, schiacciante ripiego». Carlo Fruttero e Franco Lucentini ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.