Descrizione
Einaudi Editore (Saggi 353.); 1965; Noisbn ; Copertina flessibile con sovracoperta ; 21,5 x 16 cm; pp. 122; Seconda edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), ex-librix, interno ottimo; Molto buono, (come da foto). ; Tutto il miele è finito è un nuovo capitolo di quel continuo racconto del mondo nel suo farsi presente e apparire, che Carlo Levi prosegue da anni, e che accompagna e fiancheggia le sue opere maggiori. Questa volta l’argomento è la Sardegna: una Sardegna di pietre e di pastori, e di uomini moderni e vivi: un luogo vero dell’autore e nostro; infiniti particolari e atteggiamenti e modi della realtà, visti, attraverso la concentrica capacità di distinzione e di unificazione dello scrittore, come un cristallo, che segue lo stesso modulo di struttura in ciascuna delle sue facce diverse. Corriamo cosí attraverso immagini rapidissime e totali, dove ogni momento è gremito di visioni, che, con la velocità dello sguardo, si succedono e si alternano, e ritornano a una ragione comune. Troviamo il paese; gli animali, gli uomini, i problemi, i pensieri: le querce solitarie e i prati di asfodeli, i pipistrelli delle domus de jana, le greggi, le sacre capre mannalittas, i nuraghe, le rocce e il mare, e il Sopramonte deserto e feroce; gli operai, gli emigranti, gli uomini che brulicano nelle grotte della guerra, nei buchi, come topi, e l’incedere divino delle antiche donne-regine; l’astratto ghetto minerale e moderno di Carbonia con le sue lingue diverse, e le solitudini selvatiche della Barbagia …. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.