Descrizione
Guanda (prosa contemporanea); 1992; 9788877466136 ; Copertina flessibile con risvolti ; 20 x 12 cm; pp. 124; Traduzione di I. Carmignani. Prima edizione. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; È un imperioso anelito alla libertà, il grido corale di tutto un paese che risuona nelle parole stravaganti della Madelón – un travestito spagnolo con l’argento vivo addosso – mentre ci racconta la sera di quel fatidico 23 febbraio 1981: filtrato e ritmato dalle notizie ambigue della radio, il tentato golpe di Tejero rivive nella memoria di chi ha visto in pericolo (per una lunga, angosciosa e palpitante notte) le conquiste fatte dopo la morte di Franco. Ritornano gli spettri dei tempi duri: le tendenze soffocate, la vita sessuale clandestina, quei ridicoli e inamidati abiti maschili portati controvoglia; dovesse farcela Tejero (e la mente corre a un mondo sudamericano di colonnelli retrò, impettiti e repressivi) non sarebbe più tanto facile per la Madelón e compagne esibirsi nei locali madrileni e sfoderare vestitini mozzafiato, ma anche, per ogni spagnolo, esprimersi in modo libero e civile. In questo monologo concitato e fluente, animato da uno straordinario ritmo narrativo, prende corpo una materia psicologica di rara ricchezza: un’intera costellazione di starlet marginali ed opache – ma capaci a lampi di una paradossale e orgogliosa lucentezza – risplende intorno alla nostra Madelón, astro di prima grandezza nel firmamento omosessuale; impariamo, di lei, a conoscere e amare i dissidi interiori, i sogni, i vezzi, le deliziose contraddizioni. Perché la Madelón, innamorata com’è dell’establishment (quando esso si manifesta in eleganti monarchi o in miti hollywoodiani – anzi, ollivudiani – da rotocalco), è anzitutto la pasionaria di una vita senza costrizioni. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.