Voci da lontano. Robert Schumann e l’arte della citazione. Andrea Malvano. EDT, 2003.

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Descrizione

EDT (Tesi 4); 2003; 9788870637076; Copertina flessibile ; 21 x 14,5 cm; pp. 179; Prima edizione. ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Risiedono nella lontananza le radici più profonde della poetica schumanniana. Un’imprecisata meta, distante quanto inarrivabile, attrae la musica di Schumann, allungando nell’affascinante mondo del remoto le ombre della Sehnsucht. Le citazioni musicali sono le voci di quella lontananza, i segni tangibili del desiderio romantico; Schumann le spoglia di ogni valore decorativo e le trasforma nei necessari riflessi della sua poetica. L’allusione a un altro autore perde così il ruolo marginale di omaggio dotto o affettuoso per divenire una manifestazione concreta degli ideali del compositore. Con Schumann nasce la funzione concettuale della citazione: ogni prestito melodico esprime un concetto e favorisce la comprensione di un intero sistema poetico; non è più un accessorio, ma un elemento fondante della stessa ispirazione artistica. L’universo ideale schumanniano tende verso l’infinito, verso una patria (Heimat) distante, verso l’irraggiungibile. Le citazioni sono le voci che giungono da quella lontana terra, suoni soffusi di un mondo misteriosamente inaccessibile; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.