Feste agrarie russe. Una ricerca storico-etnografica. Propp Vladimir Ja.. Dedalo, 1978.

Dedalo (La scienza nuova 62.); 1978; Noisbn ; brossura con sovracoperta; 21 x 14 cm; pp. 255; Introduzione di Maria Solimini. Traduzione di Rita Bruzzese. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Questo libro, attraverso un approccio storico-materialistico, si propone di ricercare l’originario significato di feste popolari e di riti di origine molto antica – ritrovabili in culture diverse – che sono stati ripresi dal cristianesimo e fatti coincidere con le feste religiose da esso introdotte e che continuano a perdurare ancora oggi nella nostra cultura anche indipendentemente dalla fede religiosa, tale è il loro carattere di tradizioni profondamente radicate: il cenone di Capodanno e di Natale; i travestimenti di Carnevale; la settimana grassa, l’uovo e la colomba di Pasqua, l’accensione rituale di falò, ecc. I dati e russi, sui quali soprattutto l’autore lavora, rendono possibile grazie alla loro arcaicità, di fissare regole generali di studio. Considerando le singole feste non in maniera isolata, ma all’interno del sistema costituito dal ciclo annuale delle feste, Propp mostra come anche per questi riti sussiste un legame costante fra forme di lavoro e forme di pensiero: questo genere di feste popolari non religiose ha un’origine agraria, è collegato ad antiche forme di sviluppo e organizzazione del lavoro agricolo e si spiega sulla base dei bisogni e delle necessità delle società contadine.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

SMSR. Apparizioni e rivoluzioni. L’uso pubblico delle ierofanie fra tardo antico ed età contemporanea. AA. VV.. Morcelliana, 2019.

Morcelliana (Studi e materiali di storia delle religioni 85/2.); 2019; 9788837233587 ; brossura ; 23 x 15,5 cm; pp. 576; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Dall’indice: Apparizioni e rivoluzioni. L’uso pubblico delle ierofanie fra tardo antico ed età contemporanea. Paolo Cozzo, Apparizioni e rivoluzioni. Potenzialità e criticità di un binomio complesso. Mauro Belcastro, Essere e vedere. Dichiarazioni identitarie nel Libro delle Parabole. Claudio Gianotto, Le apparizioni del Risorto come fattore di costruzione identitaria e strumento di legittimazione di gruppi concorrenti all’interno del cristianesimo nascente. Andrea Nicolotti, Un’apparizione nella Vita di Gregorio il Taumaturgo di Gregorio di Nissa. Adele Monaci Castagno, Lettera a Costanzo II di Cirillo di Gerusalemme. L’apparizione della croce. Francesco Salvestrini, Ignis probatione cognoscere. Manifestazioni del divino e riflessi politici nella Firenze dei secoli XI e XV. Caterina Celeste Berardi, L’apparizione della Madonna (“della Libera”?) a Benevento. Fine di un assedio e inizio di un culto. Laura Gaffuri, L’immaginario religioso tardo-medievale al vaglio delle scritture dei laici e della pastorale. Catherine Guyon, Les apparitions mariales dans l’espace français et ses marges et les mutations de la fin du XVe et du début du XVIe siècle. Antoine Mazurek, Apparitions angéliques et construction de la légitimité politique dans la péninsule ibérique de la fin du Moyen Age à Fatima. Andrea Salvo Rossi, La manifestazione del sacro come messa in scena nei Discorsi di Niccolò Machiavelli. Franco Motta, Logiche dell’immateriale. Le apparizioni spiritiche nell’opera di Peter Thyraeus (1546-1601). Valentine Saraïs – Nicolas Sarzeaud, Un’immagine da rivoltare. Il volto santo di Manoppello: rito e manipolazione. Paolo Cozzo, Apparizioni fra «dubbiezze, dissenzioni e guerre». L’uso pubblico delle ierofanie nel Piemonte meridionale tra fine Cinquecento e metà Seicento. Bruno Maes, Les apparitions mariales à l’époque moderne, ou l’émergence du modèle tridentin. Bruno Farinelli, Le divin Coeur dans un trône de flammes. Lessico politico, visioni mistiche e sovranità del Sacro Cuore di Cristo. Renzo Infante, Le apparizioni dell’Iconavetere nel secolare conflitto tra Troia e Foggia. Carlo Bazzani, Miracoli e ierofanie in epoca rivoluzionaria. Rivoluzionari e controrivoluzionari a confronto attraverso il caso veneto e cisalpino. Eva Fontana Castelli, Gli Ultimi Avvisi di Maria (Loreto, 1797). Gaetano Spampinato, Apparizioni, rivoluzione religiosa e “identità americana” nel primo mormonismo. Pierangelo Gentile, La superstizione di re Carlo Alberto. Il caso della visionaria Carlotta Cerino. Jacopo De Santis, «Le congiure de’ miracoli». Eventi prodigiosi e ierofanie tra devozione e politica nella Roma repubblicana del 1849. Maria Paiano, Le apparizioni mariane dopo l’Unità d’Italia. «Il Giardinetto di Maria» di Giovanni Acquaderni (1863-1870). Eleonora Rai, Prophecies, eschatology, and the fall of the Pope. The prophetesses of Pusiano and the crisis of the Roman Church (19th century). Alessandro Di Marco, Regnum Galliae, Regnum Mariae. L’apparizione di Pontmain nell’Ottocento tra nazionalismo e apostasia. Marta Margotti, Spettri della rivoluzione. Pratiche spiritiche, mutamenti sociali e inquietudini psicologiche tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento . Matteo Mennini, L’apparizione alle Tre Fontane a Roma (1947-1948) nell’«anno dei prodigi». Jean-Noël Grandhomme, Les Apparitions de L’Île-Bouchard dans le contexte de l’échec de la ‘‘révolution communiste’’ en France (décembre 1947).Oliver Panichi, Prudenza ecclesiale ed emozioni di massa nelle apparizioni mariane di Gimigliano (1948) . Francesco Ferrari, Le “apparizioni” della Madonna a Medjugorje tra la dissoluzione della Jugoslavia e la guerra di Bosnia (1981-1995). Stefano Simiz, René Laurentin (1917-2017). Théologien, mariologue et historien des apparitions. Portrait historiographique. Ottavia Niccoli, Postfazione. SAGGI / ESSAYS Angela Bernardo, La mediazione culturale in Europa. Un primo quadro analitico. Giulia Sfameni Gasparro, Statue da leggere. Porfirio e la “sapienza teologica” rivelata dalle immagini divine. Marinella Ceravolo, L’attivazione della statua di culto in Mesopotamia. Il rituale mis pî tra dualità e riti di passaggio. NOTE / NOTES. Fabiana Ambrosi, L’Inquisizione romana a vent’anni dall’apertura dell’archivio. A proposito di due pubblicazioni recenti. Claudia Santi, Il capitalismo ha una sua fede? Note su una lettura di Giorgio Agamben.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Corsari e crociati. Volti e avventure del Mediterraneo. Partner Peter. Einaudi, 2003.

Einaudi (Saggi 856.); 2003; 880616631x ; Copertina flessibile con sovracoperta ; 21,5 x 16 cm; pp. 230; Traduzione di Cristiana Mennella. Prima edizione. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; «L’acqua, col tempo, compirà la sua opera purificatrice. Eppure sappiamo che perfino un elemento cosí vasto può inquinarsi. Il mare purifica, ma non è puro: è una massa indistinta che contiene e mescola ogni cosa» Il mare purifica, ma non è puro: è una massa indistinta che contiene e mescola ogni cosa». Il Mediterraneo, teatro nei secoli di azioni tutt’altro che pure, fa da sfondo nel corso del Seicento a violenze perpetrate sia dal mondo musulmano sia da quello cristiano. Infatti, contrariamente a quanto si pensa, le crociate non appartengono solo al Medioevo ma si spingono ben oltre: tutto il XVII secolo fu funestato da Guerre Sante e atti di pirateria. E il Mediterraneo, che per la sua posizione ha sempre rappresentato sia una barriera, sia un fondamentale punto di contatto fra uomini di culture diverse, era a quell’epoca attraversato in lungo e in largo da mercanti di schiavi cristiani e musulmani e da pirati che si arricchivano approfittando del vasto traffico di merci e imbarcazioni. Peter Partner, con passione e al tempo stesso con lo sguardo distaccato dello storico, ricostruisce e narra le storie di alcuni di quegli uomini che attraversarono il Mediterraneo, da una sponda all’altra e da una religione all’altra. Come «martiri» o come «traditori», abiurando o bruciando sul rogo. Ecco allora i volti e le avventure del pirata inglese John Ward, ex marinaio datosi alla pirateria, o di Usta Murad, il principe musulmano che viene da Genova, o di Gio Peres, il signor Bifronte, cristiano o musulmano, il cui credo restò ignoto fino alla morte. O la storia dello schiavo tunisino Ali che si convertí al Cristianesimo per ragioni di sopravvivenza, ma che fece poi il fatale errore di ri-battezzarsi una seconda volta a Roma con la speranza di ottenere la libertà. Accusato di essere un anabattista, Ali si dichiarò Moro e Musulmano, pagando questo suo ritorno dallo stato di «traditore» a quello di «martire» con la tortura e infine la morte. E ancora sovrani levantini e granduchesse, pirati e ambasciatori, inquisitori e nobildonne quacchere si avvicendano, solcano le acque del Mediterraneo, si scambiano di posto. Sullo sfondo, l’adagio di Jonathan Swift:«Abbiamo religioni a sufficienza per indurci a odiare, ma non abbastanza per indurci ad amare» ; ATTENZIONE! Spedizione tracciabile entro 24 ore lavorative. Il libro sarà accompagnato dallo scontrino, chi volesse la fattura deve comunicare i dati completi al momento dell’ordine. Contatti: 0118390381.

Pantheon. Una nuova storia della religione romana. Rupke Jorg. Einaudi, 2018.

Einaudi (La biblioteca 37.); 2018; 9788806235963 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22,5 x 14,5 cm; pp. XVII-492; Traduzione di Roberto Alciati e Maria Dell’Isola. Volume con fotografie b/n nel testo. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono (come da foto). ;Le religioni del mondo romano e dell’intero Mediterraneo dall’età del Ferro alla piena affermazione del cristianesimo. Un modo innovativo di comprendere l’idea di religione antica, collegando le forme individuali e collettive di culto al piú ampio contesto dei mutamenti politici, economici e sociali di oltre un millennio di storia. Pur focalizzandosi principalmente su Roma, Pantheon integra le molte tradizioni religiose riscontrabili in tutta l’area mediterranea, per raccontare la storia di un mutamento epocale, quando da un mondo dove si praticavano rituali religiosi si passò a un mondo dove si appartiene a una religione. Il volume, ampiamente illustrato, sottolinea con particolare enfasi la «religione vissuta», una prospettiva che mette in evidenza quanto le esperienze e le pratiche degli individui trasformino la religione in qualcosa di diverso dalla sua forma ufficiale; offrendo in tal modo al lettore una rappresentazione radicalmente nuova della religione romana e di un periodo cruciale per le religioni occidentali, che ha influenzato l’ebraismo, il cristianesimo, l’islam e perfino la stessa idea moderna di «religione». Utilizzando con sapienza fonti letterarie e riscontri archeologici, Rüpke dimostra come la religione romana abbia modellato e sia stata modellata dal mutare dei contesti storici dal ix secolo a.C. al iv d.C. Nel mondo romano essa non costituiva una sfera a sé stante, ed è quindi necessario collocarla sempre in relazione con gli sviluppi politici, sociali, economici e culturali. L’autore sottolinea ogni peculiarità della religione romana, presentando, tra l’altro, una nuova visione di concetti centrali quali «tempio» e «altare», e dei ruoli maschili e femminili nelle pratiche religiose. Un saggio innovativo e completo, che si basa sulle recenti ricerche degli studi religiosi, sempre attento a non «modernizzare» la religione antica, illustrandone tutte le forme all’interno di un «pantheon» complessivo. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Utopia e riforma religiosa nel Risorgimento. Il sansimonismo nella cultura toscana. Pitocco Francesco. Laterza, 1972.

Laterza (Biblioteca di Cultura Moderna 733); 1972; Noisbn ; brossura con sovracoperta; 21,5 x 14 cm; pp. 333; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole lacerazioni al bordo superiore della sovracoperta), interno fresco e senza scritte; Buono, (come da foto). ; Raffaello Lambruschini: sansimonismo e riforma religiosa. Montanelli, Centofanti e il sansimonismo nell’ambiente pisano. Tommaseo: il periodo fiorentino. Tommaseo è la scuola cattolico-sansimoniana di Buchez. Presenze utopiche. L’itinerario del sansimonismo nella cultura toscana.  Appendice: una lettera di Centofanti a Vieusseux. Centofanti: sul cristianesimo (estratti). Lettere di Piel a Tommaseo. Tommaseo: Utopie 1838. Indice dei nomi. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

La morte e la terra. Severino Emanuele. Adelphi, 2011.

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Adelphi (Biblioteca filosofica No. 30); 2011; 9788845926365 ; Rilegato con titoli al dorso ; 23 x 15 cm; pp. 558; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, privo di sovracoperta, interno molto buono ; Accettabile (come da foto). ; «Per quanto grandi siano le speranze e le supposizioni umane,» scrive Severino sulla soglia di questo suo nuovo libro «esse si accontentano di poco, rispetto a ciò da cui l’uomo è atteso dopo la morte e a cui è necessario che egli pervenga». Nel proseguire, con mirabile rigore speculativo, quel percorso filosofico che dalla Struttura originaria a Essenza del nichilismo, da Destino della necessità, attraverso La Gloria, è approdato a Oltrepassare, Severino procede qui risolvendo un problema decisivo, lasciato ancora aperto: se «la terra isolata dal destino è oltrepassata dalla terra che salva e dalla Gloria», nondimeno su «“questa nostra vita” – si potrebbe dire – incombe la morte, e continuamente vi irrompe». Sorge quindi un interrogativo ineludibile: «L’attesa della terra che salva continua anche dopo la morte (e che cosa appare in questo prolungarsi dell’attesa? sonno, sogni. Incubi?), oppure con la morte ha compimento anche l’attesa?». Sono i «temi» più antichi ed essenziali dell’uomo – il cristianesimo li chiama i «novissimi» –, che però Severino sviluppa in una dimensione radicalmente diversa da quella in cui si sono costituiti, poiché in lui ogni «tema» si presenta come lo sviluppo della struttura originaria del destino della verità. Nell’architettura del grandioso edificio teoretico che il filosofo è andato solitariamente costruendo nel corso degli anni, La morte e la terra appare dunque un vertice dal quale lo sguardo si spinge oltre ogni confine, giacché Severino non teme di consegnare risposte definitive: «Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi all’Immenso della terra che salva e della Gioia». ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Il buddismo mahayana. Suzuki Beatrice Lane. Sansoni, 1960.

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Sansoni (Le Piccole Storie Illustrate No. 55); 1960 ; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 17,5 x 12 cm; pp. 233; Traduzione di G. Cogni. Con XVI tavole in b/n. fuori testo. ; Presenta segni d’uso alla sovracoperta, interno senza scritte, imperfezioni alla sovracoperta e piccole mancanze ; Buono (come da foto). ; Questo volume di Beatrice L. Suzuki (moglie di Daisetz Suzuki, grande specialista del Buddismo Zen e dei rapporti fra Cristianesimo e Buddismo), recentemente ripubblicato in Inhilterra in terza edizione, è appunto rivolto a soddisfare questo interesse. Esso contiene infatti un’esposizione esauriente e piana, nella misura concessa dall’argomento, del Buddismo Mahayana, della forma cioè più complessa e sviluppata del pensiero buddista prevalente nell’Asia settentrionale e orientale, là dove esso costituisce ancora una forza viva spiritualmente e culturalmente la cui conoscenza è indispensabile alla comprensione del mondo orientale in tutte le sue attività sia speculative che pratiche. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Guerre del tempo nel cielo di Giuda: un’altra chiave di lettura dell’ebreo Gesù. Innocenti Alvaro. Firenze Atheneum, 2002.

Firenze Atheneum (Collezione Mercator); 2002; 887255201X ; brossura ; 24 x 16 cm; pp. 358; Volume a cura di Prohemio Editoriale. In copertina: Testa di Gesù – Metà del Secolo XI. Vetrata – Wissembourg, Alsazia – Strasburgo, Musée de l’Oeuvre Notre-Dame. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte ; Molto buono (come da foto). ; Un’altra chiave di lettura dell’ebreo Gesù. “Lo scopo di questo libro è quello di indicare un percorso cognitivo che se non è alternativo è perlomeno inconsueto nel panorama delle pubblicazioni sul cristianesimo.” Gli scritti neotestamentari, e in particolare l’Apocalisse di Giovanni, sono riproposti attraverso una lettura che esige una chiave interpretativa che va “contro corrente”, ma che apre prospettive di lettura innovative e di “rottura”. L’autore ci propone l’indagine di uno scontro “ideale” – tra uomini che avevano piena coscienza della loro storia – che si tradusse in un vero e proprio sconvolgimento della società a tutti i suoi livelli.; ATTENZIONE! Spedizione tracciabile entro 24 ore lavorative. Il libro sarà accompagnato dallo scontrino, chi volesse la fattura deve comunicare i dati completi al momento dell’ordine. Contatti: 0118390381.

Storia del Talmud. Proibito, censurato e bruciato. Il libro che non è stato possibile cancellare. Freedman Harry. Bollati Boringhieri, 2016.

Bollati Boringhieri (Saggi – Storia); 2016; 9788833927329; brossura con risvolti ; 22 x 14 cm; pp. 296; Traduzione di Gadi Luzzatto Voghera. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte ; Molto buono (come da foto). ; Tutti sanno chi era Paolo di Tarso, pochi invece conoscono il suo contemporaneo Yohanan ben Zakkai. Eppure entrambi, a modo loro, hanno dato l’avvio a una nuova religione, e entrambe queste religioni (cristianesimo e ebraismo moderno) sopravvivono ancora oggi. Nel I secolo d.C. Yohanan era nella Gerusalemme assediata dalle armate di Tito. Poco prima dell’attacco romano riuscì a scappare dalla città e a farsi ricevere dall’imperatore, al quale chiese il permesso di istituire una scuola nel “vigneto di Yavneh”. Tito glielo concesse, e fu così che iniziò a svilupparsi l’ebraismo dei rabbini, il quale, modificato nei secoli, è di fatto quello di oggi. Il nucleo di questa dottrina è una quasi infinita serie di discussioni tra saggi, durata cinque secoli, nella quale quasi sempre contano più le domande e le argomentazioni che le risposte. Quando questa immensa tradizione orale venne messa per iscritto, divenne il Talmud: 37 volumi di dispute serrate tra saggi rabbini praticamente su ogni cosa. Scritto in due lingue (ebraico e aramaico), con uno stile tutto meno che lineare, il Talmud (nelle sue due versioni, babilonese e palestinese) è oggi considerato una delle opere più complesse che esistano e il fondamento stesso dell’ebraismo. La sua storia è un tutt’uno con la storia degli ebrei. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Il racconto più bello del Corano. Weil Gustav. Sellerio, 1990.

Sellerio (Il divano No. 12); 1990; Noisbn ; brossura con risvolti ; 15,5 x 11 cm; pp. 50; A cura di Elisabetta Console. Traduzione di Giulio Console. Lingua originale: tedesco. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, ; Buono (come da foto). ; La versione musulmana tratta dal Corano della leggenda di Giuseppe, figura presente in tutte e tre le grandi religioni dell’area mediterranea: Israele, Cristianesimo, Islam. Si leggono nel Corano le parole di Allah: «Istorieremo per te, nei minimi particolari, il racconto più bello». Il racconto è quello biblico di Giuseppe: storia che arriva a Maometto e ai suoi consiglieri dai testi canonici e apocrifi dell’Antico Testamento, e dalla letteratura di tradizione ebraica; e che viene successivamente arricchita in varianti narrative da commentatori musulmani e con una diversa morale. Il testo qui presentato (raccolto da Gustav Weil in Leggende bibliche dei Musulmani) è tratto da fonti musulmane confrontate con saghe giudaiche.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.