Enciclopedia delle religioni. Bellinger Gerhard J.. Garzanti, 1991.

Non più disponibile

Garzanti ; 1991; 9788811504542 ; brossura ; 19 x 12,5 cm; pp. 862; Numerose fotografie a colori e b/n nel testo ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Dai culti della preistoria al cristianesimo e all’Islam, dalle grandi religioni orientali ai movimenti più recenti, le divinità, i riti, i simboli di ogni tempo e paese. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Le opere. La visione della vita nei grandi pensatori.. Eucken Rudolf. Utet, 1969.

Utet (Scrittori del mondo: I Nobel 1908; 1969 ; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al dorso, acetato e custudia muta; 18,5 x 11 cm; pp. XXX-709; A cura di Carlo Picchio. In antiporta ritratto dell’autore, protetta da velina. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi dell’acetato (con minime lacerazione al dorso), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Le opere. La visione della vita nei grandi pensatori. Parte prima – L’antichità greca. Parte seconda – Il Cristianesimo. Parte terza – L’età moderna. Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Le stagioni degli dei: storia medica e sociale delle droghe. Margaron Henri. Raffaello Cortina Editore, 2001.

Raffaello Cortina Editore (Scienza e idee 82); 2001; 9788870786743 ; brossura con risvolti ; 23 x 14 cm; pp. XIV-311; Prima edizione.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, dorso con segni di lettura, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Nei tempi lontani del mito e della tragedia l’assunzione di droghe appare una delle vie principali per accostarsi al divino. Stordirsi con gli incensi, annegare nell’alcool, masticare strane erbe, spalmarsi di bizzarri unguenti, sorbire misteriose pozioni non sono che vari modi di celebrare “le stagioni degli dei”. Nemmeno le religioni del monoteismo occidentale (ebraismo, cristianesimo e islam) hanno saputo far del tutto a meno di queste scorciatoie verso la comunione con la Divinità. Ma quale sostanza può venire davvero definita “droga”? E che ne è di un’esperienza del genere in un mondo “disincantato” dalla scienza, dalla tecnologia e dalla medicina che hanno inaugurato l’età moderna? Spariti gli dei antichi e celatosi anche il Dio onnipotente e misericordioso in qualche piega dello spazio-tempo einsteiniano, l’assunzione di droghe è dunque destinata a far parte del quadro della trasgressione e del crimine? Henri Margaron, medico e storico delle idee, esplora il nodo del problema droga guardando insieme alla storia di una “nostalgia” di qualsiasi paradiso perduto e al futuro di politiche che affrontino la questione in un’ottica non (solo) proibizionistica. Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Giordano Bruno: avventure e misteri del grande mago nell’Europa del Cinquecento. Matteo D’Amico. Piemme, 2000.

Non più disponibile

Piemme; 2000; 9788838446221; 22 x 14 cm; pp. 464; Rilegato con sovraccoperta illustrata; Prima edizione. ; Minimi segni d’uso ai bordi, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; La vita intensa e avventurosa di Giordano Bruno si snoda nella appassionante cornice dei grandi eventi che hanno scritto la storia dell’Europa e della cultura moderna. Un cielo nuovo, un uomo nuovo, una libertà che pare infinita esigono, agli occhi del filosofo di Nola, una parola e un pensiero diversi, un esilio e una solitudine che il pensiero non aveva mai conosciuto prima. La magia, l’ermetismo, il ricupero della religiosità egizia sono gli strumenti utilizzati per forgiare un nuovo alfabeto dello spirito: l’uomo è solo nel cosmo, ma questa solitudine è piena di accecante luminosità. La libertà è assoluta, tutta la tradizione è menzogna, il cristianesimo favola, ma la natura è tutta divina e animata. Questa avvincente biografia guarda a Giordano Bruno in modo nuovo, strappandolo all’idealizzazione laicista e anticlericale, e alle ingiustificate demonizzazioni di questa figura che più di ogni altra incarna la grandezza e le contraddizioni del Rinascimento e anticipa il trionfo e la tragedia del mondo moderno. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Atei o credenti? Filosofia, politica, etica, scienza. Paolo Flores D’Arcais, Michel Onfray, Gianni Vattimo. Fazi Editore, 2007.

Non più disponibile

Fazi (le terre/pensiero 169.); 2007; 9788881128846 ; 20 x13,5 cm; pp. VIII-173; Copertina flessibile con risvolti ; Prima edizione.; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, piccola imperfezione al bordo inferiore della quarta di copertina ; Molto buono, (come da foto). ; I temi della fede e della religione, e del loro conflitto con la cultura laica, sono da qualche tempo al centro di un interesse mediatico crescente, alimentato anche dalle polemiche politiche suscitate dal moltiplicarsi degli interventi e delle “scomuniche” del papa e della Conferenza Episcopale Italiana contro la modernità. Mancava fin qui, tuttavia, un testo di discussione, da punti di vista diversi e reciprocamente problematici, sulle ragioni dell’ateismo e della fede. Un confronto tra gli esponenti di tre posizioni ideologiche molto lontane tra loro, accomunate però dal rifiuto di ogni appartenenza accademica: il cristianesimo nietzschiano del “pensiero debole” di Gianni Vattimo, la saggezza atea di una tradizione antica rilanciata da Michel Onfray e l’empirismo naturalistico-esistenziale della “filosofia del finito” di Paolo Flores d’Arcais. In questo insolito dialogo a tre voci emergono tutti gli interrogativi essenziali legati al problema, a partire da quello più generale: quali devono essere i rapporti tra filosofia e ateismo? L'”ipotesi Dio” deve ormai essere considerata superflua anche dalla riflessione filosofica, visto che le scienze ne fanno metodologicamente a meno? Quali sono le conseguenze etiche e politiche dell’essere atei o, all’opposto, credenti? ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Il solstizio di Giugno. de Montherlant Henry. Akropolis, 1983.

Non più disponibile

Akropolis (Il filo d’Arianna 1); 1983; Noisbn ; brossura con risvolti ; 20 x 12 cm; pp. 203; Prima edizione italiana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, conserva ancora fascetta editoriale; Molto buono, (come da foto). ; Nell’estate del 1940, tra la Somme e l’Oise, si consuma uno dei maggiori drammi della Francia moderna. Il 14 giugno le truppe tedesche discendono vittoriose i Champs Elysées; il 24 giugno, giorno del solstizio d’estate, il vessillo con la croce uncinata, la ’’ruota solare’’, sventola su Notre-Dame ad annunciare al mondo il trionfo della Germania di Hitler. Come per incanto, il solstizio d’estate, questa antica festa del sole, torna all’improvviso a riassumere tutto il suo arcano significato. Agli occhi di Montherlant, atterrito e nelle stesso tempo abbagliato dalla potenza germanica, il trionfo ’’astronomico’’ del sole diventa il trionfo della ’’ruota solare’’ sulla Croce e su duemila anni di cristianesimo. La vittoria della Germania assume così i contorni della vittoria della spiritualità indoeuropea sulla cristianità, e l’esaltazione di quel popolo ’’cui va la antica gloria di aver odiato il cristianesimo, e al quale spetta ora il compito di distruggere la morale borghese ed ecclesiastica dalle rive dell’Atlantico fino ai più lontani confini della Russia’’. Sopra quello stesso mare Mediterraneo sul quale un giorno fatale aleggiò una voce che diceva: “Il grande Pan è morto”, Montherlant crede ora di udirne una altra replicare: “Sei vinto Galileo”. Nella luce sfolgorante del solstizio di giugno, anche il tragico destino di una patria umiliata e prostrata pare confondersi in una misteriosa corrispondenza di segni cosmici e di eventi umani.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.