Gli Assassini. Storia e leggenda della più temuta setta islamica. W.B. Bartlett. Corbaccio, 2004.

Corbaccio (Profezie); 2004; 9788879726337 ; Rilegato con sovracoperta; 21 x 14 cm; pp. 297; Traduzione di C. Brovelli. Prima edizione.; minimi segni d’uso alla sovracopertina, manca il triangolo del prezzo all’aletta, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Commento dell’editore e seconda di copertina: Gli Assassini sono uno dei fenomeni più misteriosi e affascinanti della storia medievale. A partire dai resoconti fantasiosi di Marco Polo, che parla di ricchezze, lussi strabilianti ed efferate crudeltà, il mito che è cresciuto intorno a loro ha fatto velo alla realtà dei fatti che è diventata sempre più difficile da comprendere. Nati nell’undicesimo secolo come fazione della setta segreta islamica degli Ismailiti, i Nizari, come in realtà si chiamavano, venivano definiti Assassini dagli altri musulmani in base al termine dispregiativo hashishiyyun, «consumatore di hashish». Nel corso dei due secoli successivi si diffusero in Persia, Siria, Asia centrale e India, dove costruirono fortezze inaccessibili fra le montagne. Temuti e odiati, si servivano dell’omicidio come mezzo per raggiungere i propri scopi ed erano tanto più pericolosi perché non temevano la morte. Anzi, le missioni suicide erano considerate garanzia di vita eterna nel giardino dell’eden: proprio per questo sono stati considerati i precursori dei terroristi moderni. Il libro di Bartlett, documentato e ricco di riferimenti ai testi di viaggiatori e cronisti medievali, riesce a dimostrare che la vera storia degli Assassini è appassionante almeno quanto la leggenda. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Che genere di Islam. Omosessuali, queer e transessuali tra shari’a e nuove interpretazioni. Jolanda Guardi, Anna Vanzan. Ediesse, 2012.

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Ediesse (sessismoerazzismo.); 2012; 9788823016965 ; Copertina flessibile; 16,5 x 12 cm; pp. 206; A cura di Jolanda Guardi, Anna Vanzan. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; L’immagine che l’Occidente ha della cultura musulmana è quella, tra l’altro, di una cultura omofobica e avversa alle sfumature di genere. C’è chi ritiene che l’omosessualità, intesa come rapporto paritario, non sarebbe esistita nel mondo musulmano fino all’incontro con la modernità occidentale; chi predica invece che l’omosessualità sia sempre stata diffusa nelle società musulmane a causa della segregazione tra i sessi, rivelando il proprio insito razzismo perché la riduce al mero atto sessuale e a una forzata necessità. C’è chi considera «tutto ciò che altera l’ordine del mondo» un grave «disordine, fonte di male e, fondamentalmente, anarchia». Meglio allora la transessualità intesa come cambiamento di sesso che il travestitismo; meglio maschie barbe che il volto sbarbato; meglio imputare l’omosessualità alla «decadente» cultura occidentale, e rinnegare in tal modo la sua matrice autoctona. In realtà, la storia dell’omosessualità nelle società musulmane è complessa e articolata, e presenta sostanziali variazioni nel tempo e nelle realtà socio-geografiche e una vasta gamma di atteggiamenti tra i musulmani stessi. Il presente libro offre una panoramica ampia ed esaustiva, spesso dissacrante e provocatoria, del rapporto omosessualità-islam. Partendo dall’analisi dei testi sacri musulmani (Corano e hadith), il volume affronta l’argomento con un’analisi condotta in prospettiva teorica, storico-sociale e letterario-artistica, con grande rigore linguistico nell’uso o nella traduzione di termini arabi e persiani. Ampio spazio è dato alla situazione attuale, soprattutto al dibattito che coinvolge milioni di musulmani che vogliono conciliare l’essere «diversi» con la propria fede. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Le trasgressioni della carne. Il desiderio omosessuale nel mondo islamico e cristiano, sec. XII-XX. Umberto Grassi, Giuseppe Marcocci (a cura di). Viella, 2015.

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Viella Editore (La storia. Temi 46.); 2015; 9788867283064 ; Copertina flessibile con risvolti ; 21 x 15 cm; pp. 215; A cura di Umberto Grassi, Giuseppe Marcocci. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Questo libro affronta, per la prima volta insieme, la lunga storia dei desideri e delle relazioni omoerotiche e omosessuali nel mondo islamico e cristiano dal medioevo alla prima metà del Novecento. Attraverso sette saggi, scritti da alcuni tra i maggiori specialisti a livello internazionale, si rintracciano episodi di vita quotidiana e riflessi letterari degli amori tra persone dello stesso sesso nel passato, ricostruendo al contempo le evoluzioni del generale contesto di controllo e repressione in cui si realizzarono. Al centro del volume non si trova tanto la proposta di una comparazione tra due ambiti storici avvertiti a lungo come in netta contrapposizione tra loro, quanto piuttosto l’ipotesi che proprio le trasgressioni della carne abbiano costituito un inatteso terreno d’incontro e d’interazione tra musulmani e cristiani. Dettero, infatti, corpo a pratiche di tolleranza rimosse e dimenticate, che hanno concorso, tuttavia, a dare forma al complesso mosaico della storia mediterranea. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

La crisi dell’Islam. Le radici dell’odio verso l’Occidente. Bernard Lewis. Mondadori, 2005.

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Mondadori (Oscar Saggi Storia 773.); 2005; 9788804537854 ; Copertina flessibile ; 20 x 13,5 cm; pp. 166; Traduzione di Lodovico Terzi. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Buono (come da foto). ; Che cosa c’è alla radice dell’aggressione terroristica islamica all’Occidente? Dove e quando si è formata la violenta opposizione fra l’integralismo musulmano e la società industrializzata? Perché gli Stati Uniti sono diventati il nemico numero uno degli estremisti? In questo nuovo saggio, Bernard Lewis esamina le radici storiche del risentimento che alimenta il terrorismo islamico e rileva come, a differenza della tradizionale ostilità culturale nei confronti dell’Occidente, il suo focalizzarsi oggi sull’America e i suoi più stretti alleati sia un fatto assolutamente nuovo. Passando attraverso tredici secoli di storia del mondo arabo, Lewis arriva a inquadrare i fatti cruciali del XX secolo che hanno condotto al violento scontro attuale, liberando la storia mediorientale dalla retorica di chi nei proclami ne dà una lettura distorta e faziosa, e mostrando le ragioni per cui molti musulmani rifiutano oggi in modo sempre più dogmatico la modernità a favore di un passato tanto glorioso quanto anacronistico. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Carlo Magno e Maometto. Bisanzio, Islam e Occidente nell’alto Medioevo. Bryce Lion, André Guillou, Francesco Gabrieli, Heiko Steuer. Jaca Book, 1988.

Jaca Book (le grandi stagioni.); 1988; 8816600667 ; Rilegatura in tela muta, sovracoperta; 31 x 24 cm; pp. 285; Volume riccamente illustrato a col. e b./n. 189 tavv., alcune a piena pagina. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Bruce Lyon, Il dibattito storico sulla fine dell’Evo Antico e l’inizio del Medio Evo. André Guillou, Bisanzio e la genesi dell’Europa Occidentale. Francesco Gabrieli, Effetti e influssi dell’Islàm sull’Europa Occidentale. Heiko Steuer, Da Teodorico il Grande a Carlomagno. Indice delle illustrazioni ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Cristiani d’Oriente e Islam nel Medioevo. Secoli VII-XV. Ducellier Alain. Einaudi, 2001.

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Einaudi (Biblioteca di cultura storica 231.); 2001; 9788806151102 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21,5 x 15,5 cm; pp. XXXV-561; Traduzione di Silvia Vacca. 4 cartine ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole imperfezioni, sbucciature), interno ottimo, senza scritte; Buono, (come da foto). ; La ricostruzione rigorosa, testimoniata dalle fonti, di un cammino d’intesa tra cristiani ortodossi e musulmani nel Vicino Oriente. Nel secolo che seguì la morte di Maometto, gli Arabi, varcate le frontiere dell’Impero Romano d’Oriente, annessero al dar-al-Islam – il «territorio dell’Islam» – l’Egitto, la Siria, la Palestina, la Mesopotamia e parte dell’Armenia, regioni tutte, ad eccezione dell’Iran, di antica e solida cristianità, ma le cui gerarchie ecclesiastiche, alla vigilia della conquista islamica, erano in profondo contrasto con Costantinopoli per motivi politici e religiosi. L’offensiva musulmana, anziché unire i cristiani contro l’incombente pericolo, contribuí ad accentuarne le divisioni in quanto le popolazioni orientali, che l’Impero gravava sul piano fiscale e perseguitava per il loro cristianesimo eterodosso, considerarono quell’inaspettata invasione come una liberazione dalla tutela oppressiva dei bizantini ortodossi. E invero difficilmente gli Arabi avrebbero potuto impadronirsi di quelle terre imperiali senza la passività, e talvolta anche la complicità, delle autorità civili e soprattutto religiose. Dopo essere stati sottomessi, come giudicarono i vinti i loro vincitori? Le reazioni variarono a seconda delle regioni e delle diverse comunità cristiane, propense piuttosto a giudicare il nuovo regime in funzione dell’attitudine da questo mostrata nei loro riguardi. Si può in ogni caso affermare che i cristiani all’interno del califfato islamico si adattarono, con maggiore o minore facilità, alla dominazione musulmana, in genere tollerante e disposta a mantenerne l’accesso nell’amministrazione statale fino al secolo XI quasi ovunque, e in Egitto ancora nel XIV. D’altronde le persecuzioni contro i cristiani non furono mai dettate da motivazioni di carattere prettamente religioso, salvo nei casi in cui il desiderio di martirio di alcuni asceti si fosse manifestato in aperte e oltraggiose provocazioni, tant’è che lo stesso califfo fatimide al-Hakim, noto come «il grande persecutore», all’inizio del secolo XI permise ai cristiani di abbandonare l’Egitto recando con sé i propri beni. E del resto non si ha notizia né di rivolte religiose né di tentativi di «liberazione» e neppure di appelli ai «fratelli» di Costantinopoli, che anzi la «riconquista» bizantina dei secoli IX e X, con il conseguente rinnovarsi delle vessazioni da parte dell’ortodossia, indussero le comunità cristiane orientali ad accogliere la dominazione turca, cosí come già un tempo i loro predecessori avevano accettato quella araba. Ne conseguí un piú duttile, sebbene talora ambiguo, atteggiamento nei confronti dei musulmani: senza dubbio si continuò a considerare la loro fede alla stregua di una nuova eresia o, piú spesso, di una falsa religione che snaturava la vera rivelazione cristiana – e in tale polemica non furono risparmiate né ingiurie né abilità dialettiche né malafede -, ma al contempo si iniziò anche a riconoscere a taluni musulmani grandi qualità, soprattutto se messe a confronto con la bassezza o la perfidia di certi cristiani, al punto che alcuni autori giunsero sino a preconizzare la possibilità di una pacifica coesistenza tra i due Imperi. Il fatto è che, dissipate le nebbie dei luoghi comuni, le fonti – indagate da Alain Ducellier con rigoroso impegno scientifico e intensa vocazione civile – mostrano come l’antagonismo fosse meno tra cristiani e musulmani che tra cristiani ortodossi ed eterodossi, per non parlare del contrasto, ancora piú grave, tra cristiani orientali e occidentali, un contrasto che le crociate accentuarono sino a indurre i bizantini a propendere piú per il turbante dei turchi che per la mitra latina..; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Il totalitarismo Islamista. All’assalto delle democrazie. Del Valle Alexander. Solinum, 2007.

Solinum Editore; 2007; Noisbn ; brossura ; 21 x 15 cm; pp. 548; Traduzione di Pier Paolo Veneziano. Prefazione di Gianni Baget Bozzo. Commmento di Oriana Fallaci, ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Alexandre Del Valle, saggista e giornalista italo-francese collaboratore a “Politique Internationale” e “Israele Magazine”, è in Francia uno dei massimi esperti dell’islamismo e della Geopolitica del Medio Oriente. E autore di diversi libri sulla geopolitica dei Balcani ed il fondamentalismo islamico, fra quali “Guerre contro l’Europa, Bosnia Kosovo Cecenia” (Les Syrtes 2000), “La Turchia in Europa, un cavallo di Troia islamista? “(Les Syrtes 2005) “Il dilemma turco, o le vere trame della candidatura di Ankara (Les Syrtes, 2006). Presenta adesso al pubblico italiano il suo best-seller. “Il totalitarismo islamista all’assalto delle democrazie. “Alexandre Del Valle ha pubblicato un libro, tanto audace quanto ben fondato, esponendosi a gravi rischi e mostrando così l’abissale differenza tra espressioni anti-islamiche che nascono da pulsioni emotive e dall’altro lato, argomentazioni critiche frutto di un’analisi razionale e non inquinata da odio o disprezzo” Renato Cristin, Il Giornale. “Il geopolitologo francese Alexandre Del Valle ha scritto sull’offensiva islamica libri fondamentali Oriana Fallaci, La Forza della Ragione.; Spedizione sempre tracciabile. L’immagine corrisponde alla copia in vendita. Contatti: 0118390381.

Storia dell’Algeria indipendente. Dalla guerra di liberazione al fondamentalismo islamico. Calchi Novati Giampaolo. Bompiani, 1998.

Bompiani (Storia paperback.); 1998; 9788845239090 ; brossura ; 21,5 x 14 cm; pp. 353; Prima edizione collana. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ;Dopo essere stata un “simbolo” della lotta per l’emancipazione dei popoli coloniali, influenzando la presa di coscienza anticoloniale in Francia e in Europa, l’Algeria ha dovuto misurarsi con la “realtà” dell’indipendenza. La crisi che per tutti gli anni ’90 ha caratterizzato la transizione dal regime a partito unico del FLN al pluralismo, con una deriva apparentemente inarrestabile verso l’uso indiscriminato della violenza, è il segno di quanto profonde fossero le lacerazioni e quanto complessi, nelle condizioni dell’Algeria, i problemi dello sviluppo, dell’integrazione naziona- le, della democrazia. Il libro ricostruisce la guerra di liberazione nazionale (1954-1962), anche alla luce di nuove fonti e nuove prospettive storiografiche, e affronta quindi le esperienze di Ben Bella, Boumediene e Chadli Bendjedid, i tre presidenti fino al 1992. Il tentativo di trasformazione della società con un enorme impegno di industrializzazione nel nome del socialismo, di fatto a favore di una classe burocratico-militare che controllava le com- pagnie statali, è finito con un insuccesso che ha messo in pericolo non solo la stabilità del governo, ma dello stesso Stato. La con- clusione è sospesa perché – fra la sfida islamista e resistenza del vecchio potere militare – l’Algeria è sull'”orlo dell’abisso”. ;

Islam, cristianesimo, ebraismo a confronto. Conoscere per una cultura di pace. AA. VV.. Piemme, 2002.

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Piemme (Pocket.); 2002; 9788838464683 ; brossura ; 20 x 12 cm; pp. 813; A cura di Liborio Asciutto. Traduzione di G. Benzi. Prefazione di Sergio Quinzio ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Guerra, pace, amore, violenza, martirio, tolleranza, donna, uomo, sessualità Voce per voce, i temi fondamentali dellAEesistenza nelle tre religioni nate da un unico Dio. Ogni voce mette in rilievo le convergenze e le diversità che lo stesso concetto assume nelle tre grandi religioni. Numerose citazioni di testi sacri e dei grandi maestri di ciascuna delle diverse tradizioni religiose. Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

La croce e la mezzaluna. Lepanto 7 ottobre 1571: quando la Cristianità respinse l’Islam. Petacco Arrigo. Mondadori, 2005.

Mondadori (Le Scie); 2005; 978-8804543978 ; Rilegato con sovracoperta; 23 x 15 cm; pp. 200; Prima edizione ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ;Intorno alla metà del sedicesimo secolo l’Europa, dilaniata al suo interno da guerre politiche e religiose, pareva ormai destinata a soccombere alla crescente egemonia dell’impero ottomano. Ma nel 1566 Antonio Michele Ghislieri, un semplice monaco domenicano, fu elevato al soglio pontificio con il nome di Pio V. Inquisitore inflessibile e paladino della Controriforma, il nuovo papa fu artefice di un vero capolavoro: la Lega santa, una sorta di “patto mediterraneo” che riunì sotto il segno della Croce tutte le potenze cristiane. Dimentiche per la prima e unica volta dei rispettivi egoismi, esse costituirono una grande flotta multinazionale che il 7 ottobre 1571 nelle acque di Lepanto ebbe la meglio sulle forze navali turche.. ; ATTENZIONE! Spedizione tracciabile entro 24 ore lavorative. Il libro sarà accompagnato dallo scontrino, chi volesse la fattura deve comunicare i dati completi al momento dell’ordine. Contatti: 0118390381.